Un albergo con vista mare e una discoteca nel Sant’Elia made in Usa

Nuovi particolari del progetto americano per lo stadio di Cagliari


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Un albergo con vista mare e 50 camere al suo interno, un ristorante panoramico, ma anche negozi di articoli sportivi e dedicati al benessere, una discoteca e un piccolo auditorium. Sono alcuni dettagli del progetto di fattibilità del Sant’Elia presentato ieri dai rappresentanti del gruppo americano interessato allo stadio cagliaritano, oltre che all’acquisto della squadra rossoblù. Ora tutto verrà esaminato dai tecnici comunali e valutata la fattibilità di ogni intervento, poi un nuovo incontro a giugno per definire l’accordo. Intanto si fanno passi avanti anche per quanto riguarda l’acquisto della squadra: nelle prossime ore il gruppo statunitense dovrebbe dare mandato all’intermediario Luca Silvestrone di concludere le trattative con Cellino. “La squadra rappresenta un investimento importante e funzionale alla realizzazione dello stadio – spiega il manager Silvestrone – dove l’intero team sarà italiano, a partire dal presidente”.

Per quanto riguarda i dubbi sollevati dal capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Farris, arriva in serata la replica dell’imprenditore romagnolo Silvestrone. “Trovo vigliacco attaccare personalmente chi sta mettendo la faccia per un’opera che stravolgerà un’intera città – precisa – Posso capire le critiche al progetto, ma non gli attacchi a persone che per giunta non si conoscono”. Alcune precisazioni arrivano anche da parte di Davide Antonio D’Arace, progettista che ieri ha incontrato i vertici del Comune insieme a Luca Silvestrone. “Non sono ingegnere, non è mai uscita dalla mia bocca questa parola – sottolinea D’Arace –  ma questo non credo sia un problema anche perché per coordinare un gruppo non bisogna essere laureati al MIT. Ho precisato di coordinare un gruppo di professionisti e, per quello che mi compete, ho presentato uno studio di fattibilità dell’opera che dovrà essere esaminata dai tecnici comunali, come ha precisato anche il sindaco, quindi credo che le polemiche siano al quanto inutili e non facciano altro che scoraggiare chiunque. Ultimo punto è quello dell’università telematica: se ci si sofferma un attimo c’è scritto “iscritto da febbraio 2013” quindi chiedo: come fa un iscritto a febbraio 2013 a laurearsi nell’anno accademico 2013/14? Non ci vuole appunto una laurea a capire che è stato fatto un passaggio per problemi personali che non sto qui a discutere. Concludo dicendo che per quanto mi riguarda ho presentato uno studio di fattibilità elaborato da professionisti e non sono interessato a problemi politici e/o polemiche sterili. Inoltre  per realizzare “lo stadio del futuro per una squadra di serie A e di una città capoluogo di regione”, per utilizzare le parole del consigliere Farris, non c’è bisogno di un team di esperti “Disegnatori” ma di un grande team di professionisti. Quindi, a tutte le persone che dubitano sulla parte progettuale chiedo di andare a vedere come funziona la progettazione e realizzazione di un impianto sportivo, di capire che le figure che vengono interessate da un’opera così grande sono centinaia e non solo quella che presenta il progetto”.


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