Il pubblico ministero Andrea Ghironi aveva chiesto l’ergastolo ma Gian Michele Giobbe, il 41enne accusato dell’omicidio dello zio Esperino, 73 anni, nella sua azienda di su Filighe a Orotelli (Nuoro), è stato condannato a 22 anni di carcere dalla corte d’assise di Nuoro presieduta da Mauro Pusceddu.
Esperino era stato ammazzato con 17 bastonate a ottobre 2020 e poi ritrovato dai parenti in un lago di sangue, abbandonato nel recinto del bestiame. Alla richiesta del pm si erano associate le parti civili, Giuseppe Mocci e Gianfranco Flore che tutelano la moglie e le figlie di Esperino Giobbe. Avevano chiesto, invece, l’assoluzione dell’imputato i difensori Lorenzo Soro e Mario Pittalis, convinti che il sangue trovato su una scarpa del nipote non potessero costituire una prova sufficiente a incriminarlo. Il litigio, sfociato nell’omicidio, sarebbe scoppiato sui terreni di famiglia. Sotto indagine anche un altro nipote della vittima, testimone nel processo, per cui è stata chiesta la trasmissione degli atti in procura per falsa testimonianza.









