Ventiquattro anni di reclusione, è questa la pena inflitta a Stevan Sajin, 52 anni, serbo, per avere ucciso la moglie Slobodanka Metusev, 48 anni, al culmine dell’ennesima lite scoppiata al centro migranti di Capoterra: la coppia aveva una stanza all’interno del Cas per migranti. Oltre venti coltellate, sferrate il 6 novembre 2022, che non avevano lasciato scampo alla moglie. La corte, presieduta dal pm Giovanni Massidda, ha riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche grazie alla scelta dall’avvocato Marco Lisu: “Aspetterò le motivazioni per valutare se c’è qualche motivo per proporre un’impugnazione”, spiega il legale a Casteddu Online. Nessuna condanna all’ergastolo ma la pena minima prevista per l’uxoricidio.
I due vivevano a Capoterra da pochi mesi. Stevan Sajin sta già scontando la pena nel carcere di Uta.











