“Poteva spalmare i lavori, invece sta mandando avanti tutti i cantieri solo ora per la campagna elettorale: così Truzzu sta ingolfando la città”. L’attacco è di Fabrizio Marcello, capogruppo Pd in consiglio comunale che passa in rassegna tutti i cantieri fermi nel capoluogo che nelle ore di punta costringono le auto a “correre” a 5 km all’ore.
In più ci sono gli appalti banditi e mai partiti in città che rischiano il definanziamento.
Sant’Avendrace, Anfiteatro romano e ponte ciclopedonale di Sant’Elia sono solo alcuni dei cantieri eterni cittadini. I lavori sono cominciati anni fa, ma non sono mai stati conclusi negli anni di governo della Truzzu e ora vanno ad aggiungersi ai cantieri per la metropolitana di superficie (dell’Arst) e tutti gli altri (come via Roma, viale Buoncammino e viale Trieste) previsti nell’ambito del pnnr che non ammette rinvii.
Secondo il report in possesso dell’esponente dem in città risultano bloccati il cantiere per la riqualificazione di Sant’Avendrace (partito nel 2019), quello dell’Anfiteatro (“La Soprintendenza ha dichiarato di non aver ancora ricevuto il progetto definitivo”, accusa Marcello) e quello del ponte ciclopedonale sul canale di Terramaini tra il parco Nervi e il vecchio stadio Sant’Elia.
Quasi conclusi, ma non ancora terminati i progetti per i corridoi ciclabili di Terramaini, Monte Mixi e Sant’Elia, mentre sono spariti i corridoi ciclabili Cagliari-Elmas (“fondi dirottati”) e Cagliari-Quartu (“sospeso”). A rilento anche rammagliature delle piste ciclabili esistenti e il progetto per il bike sharing. Non pervenuto il percorso pedonale previsto in via Po, ancora fermi i lavori per via Dettori e quelli per il parco urbano di via San Paolo (bonifica e riqualificazione).
Non c’è più traccia del finanziamento legato ai 18 milioni del bando periferie che poteva servire per realizzare le case per giovani coppie e la riqualificazione del parcheggio per caravan di via San Paolo. Saltati, per i ritardi, anche gli accordi con l’azienda Sgaravatti per il parco di 2 ettari e la riqualificazione del compendio dell’ex mattatoio di via Po. Niente espropri da parte dell’amministrazione comunale e fondi saltati anche per la riqualificazione dell’Area davanti al parco ferroviario.
Fermo il cantiere per il bastione di Santa Caterina (ipogeo e piazza), la scuola Mereu (parzialmente ristrutturato l’edificio, ma mancano i soldi per gli esterni), quello per l’istituto di via Santa Maria Goretti, il recupero dell’area archeologica di Villa Tigellio e del cantiere per il Tempio di Astarte sulla Sella del Diavolo.
Bloccati anche i lavori per il restyling di piazza San Cosimo (accordo di programma con la proprietà di palazzo Doglio), i collettori di Pirri (le opere per arginare il fenomeno delle alluvioni, mancano 3 milioni per il C38) e la Stazione di travaso di San Lorenzo (“si rischia il definanziamento”). Ed è notizia di qualche giorno fa che il Comune ha perso i fondi regionali per la riqualificazione degli alloggi popolari e Area quelli per il restyling delle abitazioni di Sant’Elia
“Rileviamo tutta l’incapacità di questo sindaco che si è insediato nel 2019 e solo ora si è accorto che stiamo perdendo questi fondi”, attacca Marcello, “la sua strategia è dire che i fondi li ha trovati lui, ma c’erano già. Invece abbiamo perso 3 anni durante i quali, pur in piena epidemia da Covid, si poteva progettare in smart working e invece non è stato fatto nulla. E ora sta cercando di recuperare il terreno perduto in tempo per la campagna elettorale e sta ingolfando la città. Mentre i lavori si potevano spalmare. Bisognava attendere la metropolitana in via Roma e vedere gli impatti sul traffico prima di partire con la riqualificazione e lui invece ha fatto il contrario. Sono arrivati gli altri fondi del pnnred ora è costretto ad aprire tutti i cantieri collassando la città”.











