Truffe ai danni di anziani: l’Unione Sindacale Italiana Carabinieri ha espresso grande orgoglio per l’efficacia e la tempestività dimostrate dai militari delle Compagnie di Ghilarza, Mogoro e Oristano in un’operazione che, in meno di 48 ore, ha portato all’arresto di tre cittadini campani, già coinvolti in pregresse attività investigative e ritenuti responsabili di truffe ed estorsioni ai danni di anziani nei comuni di Baratili San Pietro e Uras.
L’operazione, condotta in sinergia dalle Compagnie di Ghilarza, Mogoro e Oristano con il supporto della Compagnia di Cagliari, si è conclusa con successo dopo quasi ventiquattro ore di pedinamenti e attività di osservazione. I Carabinieri sono riusciti a intercettare e bloccare i tre sospettati mentre tentavano di imbarcarsi dal porto di Cagliari per lasciare la Sardegna.
Gli uomini fermati, tutti residenti in Campania, sono ritenuti autori di due truffe compiute lo scorso venerdì ai danni di una 70 enne di Baratili San Pietro e di una 90 enne di Uras. La tecnica adottata era quella del “finto carabiniere”: le vittime venivano contattate telefonicamente e minacciate di gravi, ma inesistenti, conseguenze penali — fino all’accusa di rapina — venendo così indotte a consegnare denaro, oro e gioielli a un complice inviato direttamente presso le loro abitazioni.
Nella mattinata dell’11 novembre 2025 i Carabinieri hanno eseguito il fermo: un 39 enne e un 40 enne sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto per concorso in estorsione aggravata, mentre un 22enne è stato arrestato per ricettazione aggravata, essendo stato trovato in possesso di preziosi sottratti alla vittima di Uras e da lei immediatamente riconosciuti. I tre sono stati trasferiti nel carcere di Uta. L’azione tempestiva e il coordinamento tra le Compagnie coinvolte hanno permesso di recuperare l’intera refurtiva, pari a circa 40.000 euro tra denaro contante e monili in oro.
È fondamentale che atti di professionalità, coraggio e altruismo come questi vengano adeguatamente riconosciuti. In tal senso, il Segretario Generale per la Sardegna dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri, Salvatore Floris, ha espresso le proprie congratulazioni ai colleghi impegnati nell’operazione, auspicando che al militare distintosi nell’intervento venga attribuita una ricompensa tra quelle previste dall’art. 1462 del Codice dell’Ordinamento Militare. Secondo Floris, operazioni come questa non solo rafforzano la fiducia dei cittadini nelle forze dell’ordine, ma rappresentano un esempio di dedizione e senso del dovere che ispira l’intera comunità.
La rapidità dell’intervento testimonia l’impegno costante dell’Arma nella tutela delle fasce più vulnerabili, in particolare degli anziani, troppo spesso obiettivo di una criminalità specializzata e priva di scrupoli. Il risultato ottenuto, frutto di un lungo e meticoloso servizio di pedinamento, evidenzia la necessità di continuare a investire nella formazione e nelle risorse operative per contrastare i reati predatori. Il recupero completo della refurtiva restituisce alle vittime non solo il valore economico sottratto, ma anche un rinnovato senso di sicurezza e di fiducia nelle Istituzioni.













