Piantata in poche ore una torre anemometrica di novanta metri: sotto il sole infuocato di questo pomeriggio, in un terreno in territorio di Sanluri al confine con Villanovaforru, la prima installazione del parco eolico tanto contrastato dai sindaci, dai comitati e dai cittadini di tutti i territori limitrofi. Il sindaco di Villanovaforru Maurizio Onnis: “Poi verrà tutto il resto. L’agricoltore che lo cura ha dovuto tagliare il grano in fretta e furia, prima d’esserne spossessato”. “Il giorno 1 è arrivato”: comunica così la notizia il primo cittadino Onnis, in prima fila per la lotta contro le giganti torri “imposte” nei luoghi dove tanto verde e siti archeologici regnano da millenni. “Nel pomeriggio sono arrivati, hanno scavato e hanno piantato in poche ore una torre anemometrica di novanta metri. Il campo è in territorio di Sanluri, a breve distanza dal confine comunale di Villanovaforru. A un tiro di schioppo, un nuraghe censito. Un tizio del cantiere ingiungeva di non riprendere e non fotografare. Un altro, con accento piemontese, ha sostenuto che portano il benessere in Sardegna. L’ha detto sul serio. E quando ti dicono queste cose tu ti senti un pezzo di popolo sconfitto”. La battaglia però non di ferma: “Grande merito al comitato della Marmilla “Su Entu Nostu”, che fa da vedetta, li ha beccati là e porterà avanti questa lotta. Se sperano di scoraggiarci, sbagliano. La partita è appena cominciata”.












