Todde: “La situazione della sanità in Sardegna è spaventosa, più soldi ai privati convenzionati per ridurre le liste d’attesa”

“La sanità sarda è nel suo stato peggiore: è spaventoso vedere quanto si riverbera sulla vita dei cittadini”, dichiara la governatrice, “io credo che bisogna essere pratici, non possiamo prendere in giro i sardi dicendo che devono continuare ad andare nella sanità pubblica che va riorganizzata e deve essere rimessa in piedi”


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“La sanità sarda è nel suo stato peggiore, lo certificano i numeri: ciò che abbiamo ereditato è spaventoso ed è spaventoso vedere quanto si riverbera sulla vita dei cittadini ed è anche per questo motivo che sentiamo fortissima la pressione e le richieste di cambiamento”. La governatrice Alessandra Todde è intervenuta sulla Sanitò a margine dell’incontro sull’autonomia organizzato a Cagliari dalla Cisl Sardegna. “Il percorso è lungo – ha precisato -, le Asl sono gestite in una maniera che non dà risposte soddisfacenti ai territori e quindi bisogna fare un discorso di ridistribuzione delle risorse e del personale sanitario e anche di gratificazione”.

Nessuna riforma, ribadisce la presidente, “ma serve capire e sanare le cose che non funzionano correttamente. Su questo non intendo fare sconti, non ci raccontiamo che la sanità funziona e quindi non intendo difendere feudi o contesti che si sono creati nel tempo e che hanno causato questo tipo di situazione”.

Sulle polemiche relative all’ampliamento del tetto per i privati convenzionati per abbattere le liste d’attesa e le critiche arrivate anche dalla stessa maggioranza, la presidente ha precisato che bisogna “dare risposte immediate con il mix corretto tra pubblico e privato convenzionato. Io credo che bisogna essere pratici, non possiamo prendere in giro i sardi dicendo che devono continuare ad andare nella sanità pubblica che va riorganizzata e deve essere rimessa in piedi”.


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