Tiscali, 650 famiglie sarde a un passo dalla disoccupazione: “Regione, batti un colpo”

Ennesimo disperato appello dei sindacati dopo un accordo tra la società sarda e la svizzera Fastweb: “La Regione deve stare al fianco dei lavoratori, il futuro di centinaia di sardi è in pericolo”


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Appello della UilCom al Consiglio regionale della Sardegna per la tutela dei lavoratori di Tiscali. Il futuro di 650 famiglie è infatti in pericolo dopo l’accordo commerciale con cui, a fine luglio, Tiscali ha ceduto a Fastweb la piena proprietà dello spettro in banda 3,5 Ghz con cui l’azienda svizzera si assicurerà un accesso a lungo termine allo spettro per il 5G che rappresenta il futuro prossimo delle telecomunicazioni. Per questo il segretario generale della Uilcom Sardegna Tonino Ortega ha scritto al presidente della commissione Lavoro Piero Comandini chiedendo la convocazione urgente dei soggetti interessati (Tiscali, Fastweb e organizzazioni sindacali di categoria) affinché finalmente le istituzioni sarde diano il corretto contributo alla soluzione di questa vertenza.

“In questi giorni è in atto l’asta per l’assegnazione dello spettro di banda restante per le frequenze del 5G a cui stanno partecipando i restanti operatori delle Telco e come lei avrà visto il valore degli spettri di banda in questione (come quello in capo a Tiscali) stanno avendo un valore ben più elevato rispetto all’accordo commerciale del 31 luglio scorso di 150 milioni di euro”, scrive Ortega ripercorrendo le tappe dell’operazione che “rischia di essere devastante per il futuro delle 650 famiglie sarde di Tiscali soprattutto alla luce della mancanza di un Piano industriale che delinei la strategia di Tiscali per il futuro”. La Uilcom ribadisce il suo rammarico per lo spregiudicato atteggiamento imprenditoriale in Sardegna di Fastweb che, dopo la cessione della gara SPC nel 2016, ora con l’acquisizione delle frequenze 5G “continua, per la seconda volta, a spolpare dal punto di vista industriale l’azienda più importante della Sardegna nel settore Telco, si prende senza scrupoli le infrastrutture e il core business ma non tiene minimamente conto del futuro dei lavoratori in una regione caratterizzata da un altissimo tasso di disoccupazione. Per questi motivi – conclude Tonino Ortega – penso che la Regione Sardegna non debba continuare a stare alla finestra ma debba essere attore principale a fianco delle organizzazioni sindacali e di tutti i lavoratori di Tiscali”.


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