Tirrenia sotto tiro in Sardegna. I viaggiatori: muffa nelle cabine. Pili: via la concessione

Tirrenia sotto tiro in Sardegna: petizione di protesta di Mauro Pili, segnalazioni allarmanti dai viaggiatori. Per le condizioni non sempre certo ottimali nelle quali si continua a viaggiare. Leggete il racconto di Mario Marci dopo un viaggio a bordo della nave Bithia: “I love Tirrenia… no, ma continuiamo a dargli soldi pubblici, oltre a quelli nostri, che il servizio merita…”


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Tirrenia sotto tiro in Sardegna: petizione di protesta di Mauro Pili, segnalazioni allarmanti dai viaggiatori. Per le condizioni non sempre certo ottimali nelle quali si continua a viaggiare. Leggete il racconto di Mario Marci dopo un viaggio a bordo della nave Bithia: “I love Tirrenia… no, ma continuiamo a dargli soldi pubblici, oltre a quelli nostri, che il servizio merita…”, il tutto corredato dal collage di foto scattate oggi che parla chiaro, con muffa evidente nelle pareti della cabina della nave. L’ex deputato Mauro Pili invece ha lanciato una petizione online. Questo il testo proposto dalla petizione di Mauro Pili: ”

SI CHIEDE LA REVOCA IMMEDIATA DELLA CONVENZIONE TRA LO STATO E LA COMPAGNIA NAVIGAZIONE TIRRENIA

PER LE SEGUENTI RAGIONI:

  • la Tirrenia applica costi dei biglietti da e per la Sardegna che hanno raggiunto livelli scandalosi che rendono l’isola sempre più inaccessibile a residenti, turisti, operatori economici;
  • un nucleo familiare, due adulti e due bambini, nella tratta Genova – Olbia, andata e ritorno sono costretti a pagare oltre 1000 euro;
  • le navi della Tirrenia sono vetuste, hanno oltre 40 anni alcune impegnate nelle rotte da e per la Sardegna;
  • sono numerosi i black out che si sono verificati a bordo delle navi in piena navigazione costituendo un vero e proprio pericolo per il trasporto di passeggeri e non solo;
  • la Tirrenia riceve indebitamente contributi dello Stato per 73 milioni di euro senza alcuna verifica del servizio e senza alcuna giustificazione considerato che tale contributo non svolge alcuna funzione calmieratrice del mercato, semmai l’esatto contrario;
  • il gruppo Tirrenia-Moby guadagna a piene mani con biglietti alle stelle sulle rotte da e per la Sardegna, non solo incassa 73 milioni di euro all’anno, ma a tutto questo si aggiunge che il gruppo Onorato non sta pagando nemmeno allo Stato le rate d’acquisto di Tirrenia;
  • la Moby, proprietaria di Tirrenia, non sta pagando nemmeno le rate dell’acquisto della compagnia statale di navigazione come emerge dalla relazione divulgata dalla più grande agenzia di rating Moody’s che ha declassato pesantemente Moby e le sue collegate;
  • il governo precedente ha  consentito ad Onorato di non pagare le rate d’acquisto della Tirrenia con il differimento del pagamento di 180 milioni di euro ancora in sospeso per l’acquisto di Tirrenia;
  • il pagamento è stato differito e suddiviso in tre rate: 55 milioni di euro nell’aprile 2016, 60 milioni di euro nell’aprile 2019 e 65 milioni di euro dovuto nell’aprile del 2021. Onorato non ha pagato nemmeno la prima rata di 55 milioni di euro prevista per aprile 2016;
  • il gruppo Onorato continua a guadagnare a piene mani con le navi che gestisce praticamente gratis visto che non ha nemmeno pagato allo Stato quanto dovuto per l’acquisto di Tirrenia;
  • l’Autorità per la concorrenza ha stabilito a marzo che Moby aveva abusato della sua posizione dominante nel trasporto di merci su tre rotte tra l’Italia continentale e la Sardegna, e successivamente ha imposto una multa di 29 milioni di euro;
  • nella decisione dell’Antitrust emergono comportamenti che confliggono totalmente con l’interesse pubblico e violano i principi elementari della concorrenza;

 

SI INVITA

  • il Ministro delle infrastrutture e Trasporti, alla luce di quanto detto, A REVOCARE con somma urgenza la convenzione con Tirrenia e ad avviare immediate procedure per impedire l’illegittimo esercizio del monopolio del gruppo Tirrenia – Moby nelle rotte da e per la Sardegna con l’illegittimo utilizzo di denaro pubblico;
  • il Governo A REVOCARE la convenzione in base all’art.15 e connessi;
  • il Governo A PREDISPORRE con somma urgenza sulle rotte da e per la Sardegna una vera e propria continuità territoriale al servizio dello sviluppo economico e sociale dell’isola che cancelli monopoli e discriminazioni”.


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