Da Sabrina Pittalis ,presidente della Kersennus Soc. Coop. Sociale, che dal 2015 gestisce un parcheggio a pagamento nel territorio di Teulada a servizio della Spiaggia di Tuerredda, riceviamo e pubblichiamo.
“Gentile Redazione di Casteddu Online,
sono Sabrina Pittalis, Presidente della Kersennus Soc. Coop. Sociale, che dal lontano 2015 gestisce un parcheggio a pagamento nel territorio di Teulada a servizio della Spiaggia di Tuerredda, applicando una tariffa congrua ( € 6,00 ) e alla portata di tutti con servizi aggiuntivi, quali la prenotazione del posto auto, per venire incontro a coloro i quali desiderano passare una giornata al mare e godere delle bellezze del nostro territorio.
La spiaggia di Tuerredda è una località rinomata e a forte vocazione turistica e dall’anno 2020 è stata oggetto di tutela con l’istituzione dell’accesso limitato a un numero massimo di 1100 persone contemporaneamente (729 spiaggia libera e 371 Stabilimenti) dall’allora Giunta Serra.
Tale scelta, oltre ad essere dettata dalla necessità di tutelare l’arenile dall’eccessivo carico antropico è stata dettata anche e soprattutto dalla grave emergenza sanitaria che imperversava in quegli anni.
Nel corso degli anni e con il susseguirsi di due amministrazioni comunali, la capienza massima della spiaggia non è stata oggetto di revisione e ciò ha comportato numerosi disagi per la mia attività.
Numerose sono state le segnalazioni e diffide presentate dalla mia persona all’attuale amministrazione a tutela della mia Impresa, senza mai ricevere alcuna risposta.
Veniamo ad oggi, la Giunta Milia ha avviato, in fase sperimentale, il servizio di prenotazione online dei posti in spiaggia libera, dietro pagamento di un ticket a fronte di servizi resi, quali wc, docce, lavapiedi ecc., servizio gestito in concessione dalla medesima società che gestisce le prenotazioni alla Pelosa di Stintino, riportando alla luce problemi oggetto di segnalazioni e diffide citate in precedenza. Tutto ciò è stato deciso in maniera unilaterale senza la minima considerazione delle opinioni di chi, a Tuerredda, ci lavora da anni e rende il servizio eccellente anche grazie al suo operato, parlo solo ed esclusivamente della mia attività e dei miei ragazzi che si prodigano affinché il servizio reso sia impeccabile.
Il riferimento alla Pelosa non è assolutamente casuale poiché, mentre Tuerredda ha un’estensione territoriale di circa 500 metri, la Pesola si estende per 300 metri, mentre Tuerredda ospita 1100 persone, la Pelosa ne ospita 1500 e qui si dimostra l’incapacità dell’amministrazione comunale nel non aver approfondito la possibilità di un incremento delle presenze, sebbene studi e pareri indichino la possibilità di una maggiore capienza , poiché la capacità di Tuerredda, dovrebbe, in teoria, andare oltre i numeri stabiliti in un arenile di inferiore superfice (La Pelosa), senza per nulla mettere in discussione la pressione antropica e quant’altro possa minare l’equilibrio ambientale della spiaggia. Evidentemente all’amministrazione comunale interessa poco la salvaguardia e la tutela delle imprese locali, in questo caso la mia che in virtù di questo atteggiamento sta minando seriamente la capacità occupazionale, aprendo le porte, mio malgrado, alla disoccupazione per qualcuno dei miei dipendenti.
Mi chiedo cosa sia cambiato da ieri a oggi o, meglio, da Giugno a oggi? Evidentemente il nuovo sistema di prenotazione a pagamento è stato applicato senza aver mai risolto le criticità precedenti, anzi emergono in maniera più sottolineata. Sottolineo, sebbene l’Amministrazione Serra abbia stabilito il numero di 1100 in virtù di un periodo temporale sottoposto a forte restrizione, condizionando quindi l’analisi sulla reale capacità dell’arenile, gli attuali amministratori hanno continuato la gestione di quel numero, quasi per eredità, incapaci di affrontare il tema e il problema in maniera realistica e incapaci di trovare un punto di equilibrio fra tutela dell’ambiente e sviluppo imprenditoriale, caricando invece di ulteriori oneri i fruitori della spiaggia con il solo e unico intento di incrementare le casse comunali in una ristretta visione dello sviluppo economico del paese.
Credo, con la massima convinzione che gli amministratori comunali, avanti a tutto, debbano avere un progetto di sviluppo e una visione chiara e concreta del territorio. Ritengo inoltre che, la sacralità delle Imprese, portatrici di sviluppo e occupazione, debba essere il pensiero principe di chi amministra la Comunità”.










