Notte di terrore per una coppia di Quartu Sant’Elena. Massimo Loddo, 66 anni, scrittore, residente in via Spano con la compagna, “in una mansarda”, si è ritrovato faccia a faccia con un rapinatore “che conosco da tanti anni, frequentiamo lo stesso circolo”. Il fatto è avvenuto poco dopo le ventidue. Loddo e la sua compagna erano a casa: “Avevo tenuto le finestre e le porte aperte per colpa del caldo. All’improvviso è entrato un uomo, l’ho riconosciuto subito. Mi ha detto ‘ciao zio, mi servono soldi’”. Una richiesta che non ha incontrato il favore di Loddo: “Gli ho detto che non ne avevo e l’ho invitato ad andarsene. Lui, però, ha guardato il mio portamonete. Ho capito le sue intenzioni e, allora, l’ho subito preso e me lo sono infilato nelle mutande”. Un gesto che, probabilmente, ha solo indispettito di più il rapinatore: “Ha toccato il sedere alla mia compagna, poi mi ha sfilato il portamonete dalle mutande ed ha tentato la fuga. Dentro c’erano quasi 2800 euro”. Sarebbe scoppiato un rapido ma intenso parapiglia nell’abitazione, e dalle parole si è passati alle mani: “Mi ha sferrato un cazzotto vicino all’occhio sinistro perchè ho cercato di bloccarlo, riuscendo a sfilargli la maglietta”. Il balordo è riuscito a fuggire, e Loddo ha subito chiamato i carabinieri.
Sul posto è arrivata una pattuglia della compagnia di Quartu. Nel pomeriggio Loddo perfezionerà la denuncia: stando a quanto trapela, anche grazie alla descrizione minuziosa fatta dalla vittima ai militari, il rapinatore ha le ore contate e, per lui, sarà sicura una denuncia. Loddo e la sua compagna sono ancora scossi: “Mi sono anche ritrovato un buco nel piede perchè ero scalzo e, mentre cercavo di fermare il rapinatore, ho calpestato i cocci di vetro di un bicchiere. Ringrazio i carabinieri per tutto quello che hanno fatto, rapidamente e con la massima professionalità: sono riusciti già a recuperare il portamonete e 600 euro. E lancio un appello, soprattutto alle donne: tenete sempre tutte le porte e le finestre chiuse in casa e non fidatevi mai di nessuno, nemmeno di chi conoscete da 30 anni”.











