Terremoto al Comune di Cagliari, mozione di sfiducia contro la Piroddi: uno dei partecipanti al pranzo di Sardara verso il posto in giunta

Guerra in consiglio. Polastri contro Angioni: “Attacca la Piroddi, ma lei ha fatto solo il suo dovere. Questa maggioranza è disunita”. Oppi pretende l’assessore e i suoi minacciano la crisi. Il sindaco Truzzu si prepara al rimpasto. In arrivo in giunta il segretario Udc Floris, uno dei presenti al banchetto delle Terme


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Tensione in giunta  Cagliari. In arrivo una mozione di sfiducia contro l’assessora alla Cultura Paola Piroddi. La notizia circola in consiglio. E il documento, molto insidioso per gli equilibri politici perché probabilmente sarà votato a scrutinio segreto, arriva proprio mentre il sindaco Truzzu si prepara a quel rimpasto che dovrà riportare il sereno a palazzo Bacaredda. E a perdere il posto potrebbe essere proprio la Piroddi, che conta comunque sul sostegno del presidente Solinas. Tra gli assessori a rischio c’è il leghista Tack, sostenuto solo da un consigliere dopo lo scioglimento del gruppo della Lega, ma protetto dal coordinatore Zoffili. Rischiano anche l’assessore alle Attività produttive Sorgia, Psd’Az (il gruppo dei sardisti dopo gli addii di Angioni e Fadda ha perso forza politica e Sorgia è da tempo in rotta col capogruppo Mura) e i suoi colleghi all’Igiene del suolo e alla Mobilità Guarracino e Mereu, anche se molto vicini a Truzzu. Un assessore salterà perché l’Udc, che ora conta su 4 consiglieri in aula, pretende quell’assessore nell’esecutivo che all’alba della consiliatura le era stato negato, l’ha ribadito il leader regionale dello scudo crociato Giorgio Oppi in un recente incontro col sindaco di Cagliari. Troppo alto il rischio di una rottura che potrebbe portare l’Udc fuori dalla maggioranza. Così Oppi avrà un assessore in giunta nel capoluogo: il favorito è Andrea Floris, segretario cittadino Udc, nell’elenco dei partecipanti al pranzo di Sardara. Nell’accordo anche la conferma di Porrà (vicino a Oppi) alla presidenza del Ctm.
E la tensione sale. Ieri in consiglio comunale Marcello Polastri, Psd’Az, l’unico consigliere rimasto a proteggere la Piroddi, ha preso la parola sull’ordine dei lavori e ha rivolto pesanti accuse ad Antonello Angioni, eletto nella lista di Sardegna Venti20 di Tunis, aggregato al gruppo Psd’Az e poi da lì al gruppo Udc. Secondo Polastri c’è il rischio di una crisi in aula proprio a causa degli incessanti attacchi di Angioni all’assessora alla Cultura.
Polastri si è detto in aula “dispiaciuto”, perché “rattrista constatare che talvolta, certi attacchi – ha aggiunto – diventino come strumentali verso chi, di fatto e come ad esempio l’Assessore alla cultura Paola Piroddi, colpe non ha se non quella di aver agito e di agire nell’interesse comune e del Comune, e nel non voler offrire vantaggi, applicando le regole come ad esempio nel caso di locali comunali da amministrare con trasparenza. O di beni culturali da proteggere, anche quando piove dal tetto della Mem, perché anche di questo si tratta, Presidente e Consiglieri”. L’esponente sardista si è rivolto poi verso i colleghi Udc: “ Vedere il buco ma mai l’ago che potrebbe cucirlo, o che quel buco ha creato, non giova affatto.
Sarebbe dunque il caso di mettere ordine a 18 mesi di distanza dal nostro insediamento, al controllo dei documenti che giungono in aula, e a chi esattamente vadano indirizzate le interrogazioni. Dalle quali abbiamo oramai tutti notato come l’assessora comunale alla Cultura e al verde pubblico, sia sotto attacco apparente e continuo, ed anche di fuoco amico o ex tale, per aver assolto ai propri doveri ed esser stata tutt’altro che sprovveduta. E ciononostante chiamata in causa e con essa il Psd’Az che la “sostiene. Non meglio precisati demeriti e inadeguatezze, che se esistenti e fondate, andrebbero semmai ricercate verso altri esponenti di quest’assise. Dinnanzi a una maggioranza che, anziché compatta, appare disunita.
Mi dissocio dall’Udc, qualsiasi motivo o invito di debolezza che mostri, da parte della maggioranza, presunti demeriti, offuscando soprattutto meriti e pregi della maggioranza stessa, rappresentata anche dagli assessori tutti e dal sindaco che siede in quel banco come lei, presidente Tocco, anche grazie ai miei voti e al diritto di parola in aula da parte di chi mi ha sostenuto cioè i cittadini cagliaritani”.


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