Terapie intensive in affanno, in 7 regioni già sature le aggiuntive

È quanto emerge da un report pubblico da Altems dell’università Cattolica che sottolinea inoltre che “la letalità è ridotta rispetto a marzo”


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Terapie intensive in affanno in questa seconda ondata pandemica . E’ quanto emerge dalla 25esima puntata dell’Instant Report Covid-19, iniziativa dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell’università Cattolica di confronto sistematico dell’andamento della diffusione del coronavirus a livello nazionale.

L’analisi riguarda tutte le 21 Regioni e Province autonome. “La venticinquesima edizione dell’Instant Report pone l’attenzione sui posti letto di terapia intensiva, mappando il tasso di saturazione della capacità aggiuntiva di PL di terapia intensiva. L’indicatore – spiega il coordinatore del gruppo di lavoro, Americo Cicchetti – consente di verificare quanto, della capacità produttiva in termini di posti letto di terapia intensiva prevista dai piani di riorganizzazione della rete ospedaliera ed effettivamente implementati, sia in uso”.

“Sette regioni – aggiunge Cicchetti – hanno già esaurito la suddetta capacità. Si tratta del Piemonte, delle Marche, dell’Emilia Romagna, dell’Abruzzo, della Toscana, della Lombardia e della Calabria. Risultano essere quasi al limite la Campania (92%) e la Sardegna (88%). Inoltre, è da attenzionare anche la situazione del Lazio, della Sicilia e della Puglia che hanno occupato più di due terzi della capacità aggiuntiva: rispettivamente 73%, 69% e 68%. Continua a leggere su Agi.it


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