Serramanna – “Censura” e “dispetti” al consiglio comunale, il leader di “Serramanna Futura” Carlo Pahler, assente per motivi istituzionali, sbotta: “Convocata la seduta pur sapendo, da due mesi, della mi assenza con la consapevolezza che non avrei potuto esporre le mie due mozioni poste all’ordine del giorno. Non solo: ho chiesto che durante il consiglio venisse letto il mio intervento, inviato via pec, ma è stato censurato”.
Non c’è pace tra i banchi del comune del centro del Medio Campidano: scontri accesi e battibecchi costanti aumentano la tensione tra gli schieramenti politici che, sin dall’inizio del mandato che ha “incoronato” Gabriele Littera come primo cittadino, non risparmia colpi di scena. Ultimo, in ordine cronologico, è quello avvenuto ieri: “Mi premeva pur non essendo presente per motivi istituzionali, già esposti in conferenza dei Capigruppo che vedono la mia persona partecipare per conto del Parlamento Europeo a nome anche della Comune di Serramanna in senno al mandato elettivo ricoperto per un evento di carattere istituzionale, presentare qualche riflessione e spunto per i lavori.
Mi dispiace prendere atto che si sia convocato un Consiglio Comunale che non permetta di fatto alla mia persona, quale firmatario delle due mozioni, di esporre le ricadute e i risvolti economici e sociali che queste hanno e avrebbero nella nostra comunità nella piena consapevolezza che chi ha convocato l’adunanza odierna era a conoscenza che il primo firmatario non sarebbe stato presente poiché palesato in sede di conferenza.
Come ho già evidenziato in premessa, ho auspicato – comunica Pahler – sia in sede dei capigruppo che in sede privata con il Sindaco, la necessità di trovare una soluzione conciliante che potesse venire incontro a tutti i consiglieri. Ho dovuto però constatare il percorrere la strada della non collaborazione e quella della beffa vedendo inseriti nei punti all’ordine del giorno le due mozioni che avrei dovuto esporre, pur sapendo che non sarebbero stati discussi dal firmatario, poiché assente.
Mi dispiace constatare ancora una volta, ma ne prendo atto, dell’atteggiamento che si sta portando avanti oramai da mesi, o forse dall’inizio del mandato, di non voler affrontare le questioni che riguardano la nostra comunità. Mi dispiace pensare che forse non è mai stata la volontà della maggioranza voler discutere realmente le due mozioni che ho proposto insieme al mio gruppo. Perché posso asserire con fermezza questo ragionamento? Per questa semplice riflessione. Le due mozioni sono state depositate rispettivamente l’una il giorno 2 gennaio e l’altra il giorno 5 gennaio, ovvero due mesi rispetto alla convocazione odierna del consiglio comunale. Stiamo parlando di due mesi di silenzio, due mesi in cui non si è convocato un consiglio comunale per discuterle, due mesi di pausa totale, due mesi in cui non abbiamo dato risposte ai cittadini nelle sedi istituzionali democratiche. Due mesi, in cui non sia ha avuto il modo, il tempo, la disponibilità per convocare e tutti erano assenti e non disponibili?
Credo sia il caso evidenziare e di iniziare a riflettere sulla necessità per chi governa di assumere un atteggiamento di maggiore responsabilità nei confronti della Comunità che rappresenta per dare un segnale di maggiore autorevolezza e rispetto dell’intera cittadinanza e della suoi rappresentanti. Il fatto si commenta da solo.
Mi dispiace care colleghe e care colleghi del Consiglio dover riscontrare la non volontà di non voler trovare soluzioni comuni e di non trovare un punto di contatto a discapito, dobbiamo evidenziarlo, per il bene della nostra Comunità Serramannese”.












