È una furia Lina Mineo, il restyling del tratto di via Sassari a Cagliari, compreso tra Corso Vittorio e via Mameli non le va giù. Una critica parziale, attenzione, non totale. Ok alla pedonalizzazione, no ai troppi tavolini: “Tavolini selvaggi, sì. I politici ci avevno promesso la zona pedonale di mattina e la sera l’apertura a bar e ristoranti, però poi mi vengono a dire che il Comune gli ha dato il permesso per apparecchiare davanti al mio negozio. Non posso crederci, la via è un immondezzaio”, afferma la Mineo. Accanto alla sua attività commerciale sorgono due ristoranti, pochi metri più avanti ce n’è un terzo. E solo due su tre, almeno sinora, avrebbero già piazzato sedie e tavoli all’aperto. “Sono l’unica che, per anni, con una pompa di trentacinque metri ha pulito la strada. Cosa ci ha dato lo Stato a noi? Niente, siamo rimasti fermi due mesi ed ho pure dovuto pagare l’Inps”.
“I tavolini danno problemi se li mettono davanti alle mie vetrine, ne piazzino sei e non dodici o quindici, sennò è un’invasione di proprietà”. Noi siamo in crisi da quando c’è la Ztl, cosa vuole il Comune? Si metta nei nostri panni”. E i titolari dei ristoranti, che escono comunque anche loro da mesi di crisi a causa del lockdown per Coronavirus? “Nel Corso i tavolini sono tutti appiccicati: lavorino con discrezione, non comandano solo loro”.










