Multa per i tavolini, Cafè Bistrò chiude, è polemica: “Amministrazione talebana”

Il noto locale di Villanova annuncia la chiusura a causa dell’applicazione del regolamento sulla concessione del suolo pubblico. E parte l’attacco al Comune


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Multa per tavolini, Cafè Bistrò chiude: “Amministrazione talebana”.

Il Villanova Cafè Bistrò chiude. In polemica contro l’applicazione del regolamento sulle concessioni del suolo pubblico: quelle che regolano il posizionamento di tavolini e ombrelloni in strada. E così via Sulis perde un fiore all’occhiello, un locale che aveva contribuito al rilancio di Villanova. Ed esplode la polemica. Confesercenti parla di “regolamento comunale da rivedere”, sulla stessa linea Confcommercio, mentre attacca l’opposizione in consiglio comunale che parla di “talebanismo”.

La sanzione. Il Villanova Cafè Bistrò ha diritto a 40 mq per il posi­zionamento in via Sulis di 10 tavoli, 20 sedie e 5 ombrelloni, ma con un blitz la Polizia Municipale quest’estate ha accertato una violazione: l’omessa rimozione delle strutture nei giorni e nelle ore in cui il pubblico esercizio non è aper­to. Tavolini e ombrelloni son rimasti cioè in strada nelle ore in cui il locale era chiuso. Quindi un’occupazione del suolo pubblico in via Su­lis, con 8 ombrelloni 3×3 m, 16 tavoli e 41 sedie per una superficie pari a 72 mq. Ed è scattata la sospensione dal 28 agosto al 27 settembre.

Le polemiche. “Altre vittime del talebanesimo di questa amministrazione che ha dichiarato guerra a gazebo e dehors e non si sa il perché”, attacca Pierluigi Mannino, consigliere comunale #Cagliari16, membro della commissione Attività Produttive, “credo che il suolo pubblico a servizio delle attività produttive possa essere gestito meglio e già a partire dalla regolamentazione. Come presidente della commissione statuto e regolamenti e componente della commissione attività ho evidenziato la necessità di porre mano ai regolamenti in essere per dar vita ad un “testo unico sull’occupazione del suolo pubblico”. Non si capisce la motivazione che porta a costringere gli esercenti a rimuovere quotidianamente tavoli, sedie ed ombrelloni. Regola che non vale”, conclude, “per quei pochi casi in cui è stata concessa una tipologia di occupazione più invasiva. Credo che il futuro della città potrebbe essere caratterizzato dalla monotonia”.

“Da cittadino credo che quello del Bistrot sia uno spazio esterno graziosissimo che offre decoro alla città e consente a una azienda di sviluppare il suo business nel modo più efficace possibile”, spiega Alberto Bertolotti, presidente regionale di Confcommercio, “se a questa azienda viene richiesto di smontare lo dehors esterno allora ecco che il regolamento comunale che risulta punitivo o comunque non confacente alle esigenze delle attività economiche cittadine. Mentre proprio in questo momento storico di lieve ripresa che stiamo registrando dell’economia cagliaritana in particolare , dobbiamo incentivare il lavoro delle aziende, è chiaro quindi che i regolamenti devono adattarsi alle esigenze delle aziende e non il contrario. Da presidente di Confcommercio”, conclude, “attendo di approfondire con la proprietà,  che fa parte della nostra associazione e attendo di capire cosa è accaduto e siamo pronti a chiedere una rivisitazione dello strumento pianificatorio”

Davide Marcello, presidente di Confesercenti Cagliari , parla di “regolamento sulle concessioni di suolo pubblico da rivedere, magari dopo aver coinvolto le associazioni di categoria”.