Una boccata d’ossigeno per i 60 ex lavoratori Sigma “riassorbiti” dalla nuova società (Amelia) che ha di fatto ha rilevato i punti vendita chiusi dal gruppo alimentare recentemente crollato. Ma ci sono ancora famiglie “alla fame”: «A proposito della vertenza Metide Sigma – ci scrive un ex dipendente Carlo Pani – vorrei informare che prima dell’ assunzione dei 60 dipendenti passati ad Amelia, ne erano stati licenziati un altro centinaio, padri e madri di famiglia che hanno quattro stipendi arretrati, e che dopo circa quaranta giorni dalla data di licenziamento, non hanno ancora visto il becco di un quattrino, neanche dall’Inps».
I SINDACATI. Lo sfogo personale, analogo a quello di tanti altri lavoratori che vivono ancora nel dramma: «Non occorre infatti dimenticare – osserva Cristiano Ardau, Uil-Tucs di Cagliari – che la Metide a Luglio e a Ottobre 2015 ha licenziato 30 + 70 dipendenti da due procedure di licenziamento collettivo distinte. I licenziamenti derivano dalla chiusura dei negozi registrati in questi due ultimi anni: Guspini, San Gavino, Sanluri, Carbonia, Narcao, Cagliari Via S’Arrulloni, Maracalagonis, Selargius (Via Pisacane e Via Del Lavoro) e Sant’Elia. Questi dipendenti sono ora collocati in mobilità e devono percepire dalla Metide ben 4 retribuzioni e le liquidazioni. Come UIL li stiamo assistendo in tutti i modi anche con i nostri legali per ottenere nel più breve tempo possibile i soldi che devono percepire. Sono immaginabili i problemi di vera sussistenza economica che stanno vivendo: un dramma sociale. Purtroppo per la solita burocrazia INPS, alcuni non hanno ancora percepito la mobilità, se non acconti provvisori di NASPI, dovendo inspiegabilmente rivolgersi agli uffici INPS, per il pagamento di quanto spettante». (Alessandro Congia Castedduonline.it)











