Svolta contro l’eolico, Alessandra Todde: “La Regione impugna il decreto legge alla Corte Costituzionale”

Lo ha comunicato la governatrice Alessandra Todde, in quella che potrebbe rivelarsi come la grande svolta nella battaglia dei sardi contro l’eolico


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La Sardegna impugnerà il Decreto Legge sulla gestione delle materie prime critiche presso la Corte costituzionale. Lo ha comunicato la governatrice Alessandra Todde, in quella che potrebbe rivelarsi come la grande svolta nella battaglia dei sardi contro l’eolico: “Martedì 30 luglio la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge sulle materie prime critiche di interesse strategico.
La Regione Sardegna, attraverso l’Assessore dell’Ambiente Rosanna Laconi, nel ruolo anche di coordinatrice della Commissione Ambiente, Energia e Sostenibilità (CAES), di comune accordo con me e con l’assessore all’Industria Emanuele Cani, ha espresso un parere fortemente contrario all’impostazione del nuovo impianto normativo in sede di Conferenza Stato-Regioni.
Il motivo del dissenso nasce dal mancato accoglimento di una serie di nostri emendamenti che miravano a rendere vincolante il parere delle Regioni nel procedimento autorizzativo, e a rendere obbligatoria l’intesa delle Regioni per l’approvazione del Piano Nazionale delle Materie prime critiche.
Nonostante l’opposizione della Regione Sardegna, il decreto ha ottenuto il parere favorevole della maggioranza delle altre Regioni e successivamente l’approvazione definitiva dalla Camera dei Deputati.
La nostra Regione ha combattuto in solitudine la battaglia nel tentativo di far convergere le altre Regioni sulla necessità di emendare il testo del DL, purtroppo senza successo.
Il Governo, utilizzando impropriamente un decreto-legge, dispone una disciplina lesiva non solo del nostro Statuto e delle nostre competenze esclusive in materia di sfruttamento di cave e miniere, ma mina soprattutto la possibilità per noi sardi di tutelare ambiente e paesaggio. Infatti, il Governo vuole escludere tali interventi dalla valutazione di impatto ambientale che la nostra Regione dovrebbe poter effettuare quando si tratta del proprio territorio. Un atteggiamento ricorrente in questi ultimi tempi, pericoloso e incurante degli impatti che tali disposizioni avrebbero sulla Sardegna. Pertanto, non appena il decreto verrà ufficialmente convertito in legge, la Sardegna impugnerà il DL materie prime critiche alla Corte costituzionale”, conclude Alessandra Todde nel suo lungo comunicato diramato oggi su Fb.


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