La pioggia e il clima, non di certo estivo, non hanno fermato migliaia di persone che hanno preso d’assalto la città del Medio Campidano per assistere alle rappresentazioni medievali e al convegno del giornalista Roberto Giacobbo. “Questa terra ha avuto una grande storia, ancora da comprendere, e forse è stata dimenticata da chi doveva raccontarla. Un popolo che vive in un’isola ma non è una potenza marinara ma terrestre, poiché la Sardegna bastava a se stessa. Era un continente e che bisogno avevano i sardi di andare da altre parti; la Sardegna aveva e ha tutte le richezze per vivere in maniera speciale, unica. Chi ci sta dentro forse non se ne rende conto ma chi viene da fuori lo nota. Bisogna avere il coraggio di scoprirla poiché non è così banale, anzi, è un gioiello” ha comunicato Giacobbo durante il suo lungo intervento.
A causa della pioggia la conferenza è stata spostata all’ultimo momento dal castello medievale al teatro comunale ma ciò non ha impedito al folto pubblico di riempire la platea: la storia e la cultura piacciono assai e questa è l’ennesima dimostrazione.
Giacobbo si è rivolto soprattutto ai giovani affinché non mai smettano di studiare e apprendere e ha spiegato che documentarsi non deve essere vissuto come un sacrificio bensì intraprenderlo con piacere. Grande lavoro deve essere svolto dai docenti che devono insegnare in maniera più coinvolgente al fine di catturare sempre più l’attenzione dei ragazzi e invogliarli a scoprire sempre più.
Un grande lavoro di squadra ha permesso il grande successo di questa manifestazione, fortemente voluta dal sindaco Alberto Urpi che mai smette di sottolineare l’importanza che ha conoscere la storia e, nello specifico, quella che ha caratterizzato “Sa Battalla”, il sacrificio di migliaia di sardi che hanno lottato per la libertà e per la propria terra. Questa sera “nelle campagne – spiega il sindaco Alberto Urpi – verrà rievocata la battaglia, in quei luoghi chiamati ancora il macello dove i sardi vennero trucidati dall’esercito aragonese e alle 19,30 saremo davanti al castello poiché Sanluri si trasformerà in un set cinematografico con 500 figuranti provenienti da tutta la Sardegna e da San Marino che rappresenteranno la presa del castello. La storia che non va dimenticata, che ci deve dare crescita e noi cerchiamo di farlo nel modo migliore”.
(Foto di Davide Loi)











