Il magistrato ha chiesto la concessione delle attenuanti generiche, sottolineando come tutti i protagonisti della vicenda fossero giovanissimi all’epoca dei fatti. “Parliamo di sei ragazzi che allora avevano 19 anni: due ragazze che hanno subito quel che hanno subito e quattro ragazzi che oggi vivono comunque una situazione drammatica”, ha dichiarato Capasso rivolgendosi alla corte.
La requisitoria, iniziata ieri e durata complessivamente quasi otto ore, ha ricostruito nel dettaglio quanto accaduto quella notte, dalla serata trascorsa nei locali della Costa Smeralda e nella discoteca Billionaire fino al rientro nella villetta di famiglia a Porto Cervo, dove secondo l’accusa sarebbe avvenuta la violenza. Al centro dell’intervento del pm la condizione di “inferiorità psicofisica” in cui si trovava la giovane vittima, oggi 23enne.
Gli imputati, che si sono sempre dichiarati innocenti sostenendo la tesi del rapporto consenziente, questa mattina hanno scelto di non presenziare in aula, a differenza di quanto accaduto ieri, quando tre di loro – Grillo, Capitta e Lauria – avevano seguito l’udienza in presenza. Proprio ieri, in apertura di giornata, Ciro Grillo aveva preso per la prima volta la parola nel processo, scoppiando in lacrime mentre leggeva dichiarazioni spontanee: “Nessuno di noi ha mai approfittato di qualcuno o qualcosa”, aveva detto, ribadendo l’innocenza sua e degli amici.
Conclusa la requisitoria, la parola passerà ora agli avvocati delle parti civili, mentre nei prossimi giorni saranno le difese a intervenire.













