Studenti cagliaritani in rivolta: “Gestione della scuola apocalittica”

Manifestazione in centro oggi a Cagliari


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Circa sessanta studenti in protesta. Una manifestazione da Piazza Repubblica fino al Consiglio Regionale che ha visto sfilare molti studenti dietro lo striscione con su scritto: “Studenti Sardi in rivolta“. Durante il sit in i ragazzi hanno indossato delle maschere bianche per contestare “l’ anonimato delle statistiche in base alle quali, ogni anno, vengono praticati i tagli ai finanziamenti della pubblica istruzione”.

“La scuola a Cagliari sta vivendo una condizione apocalittica – si legge nella nota rilasciata dal comitato Studenti Sardi in Rivolta – Ci battiamo affinché all’ alberghiero tornino a funzionare le cucine dopo 4 anni di inattività, al nautico si riescano a trovare i fondi necessari all’ acquisto del carburante per le imbarcazioni, in modo da consentire il tirocinio agli studenti. All’ artisticosi possa far pratica su busti in gesso nuovi e non su quelli riutilizzati da troppe generazioni, ormai usurati, al Marconi funzionino tutti i banconi del laboratorio di chimica invece degli ultimi 3 rimasti a disposizione, e al Bacaredda tornino agibili i bagni ed al Martini la palestra. E l’ elenco potrebbe continuare. Impossibile, inoltre, rimanere indifferenti al taglio di 42 milioni di euro destinati al rimborso dei libri scolastici per gli studentiindigentiin riferimento alle politiche economiche del governo Lettamentre i finanziamenti pubblici continuano a giungere senza ritocchi agli istituti privati.

Pretendiamo più rispetto da una classe politica dedita solo al culto dei diktat europei al punto di risparmiare sulla formazione dei giovani, vere forze vitali della Nazione. Non ci fermeremo prima di aver raggiunto i nostri obiettivi.”