Quattro colpi di pistola fra testa e volto: così è stata uccisa Giusy Massetti dal marito Roberto Gleboni, 52enne operaio forestale, che ha poi rivolto la sua furia omicida contro i figli e il vicino di casa. Martina, 25 anni, Francesco 10 e Paolo Sanna, 69, sono stati uccisi con un unico colpo alla testa, fatale.
Si sono concluse le autopsie effettuate dal medico legale Roberto Demontis al Brotzu di Cagliari, oggi i corpi saranno restituiti ai familiari per i funerali, è ancora da fissare la data. L’unico sopravvissuto della famiglia, il figlio 14enne, sarà seguito da un team di esperti che lo accompagneranno nell’affrontare la terribile tragedia che sta vivendo. Ferita ma non in pericolo anche la madre di Gleboni, alla quale ha sparato prima di togliersi la vita.
L’obiettivo di Gleboni, anche alla luce dell’esito delle autopsie, era chiaro: sterminare la famiglia, portarsela nella tomba con lui perché, da quanto sta emergendo sempre più chiaramente col passare delle ore, sua moglie, rimasta incinta di Martina quando era ancora minorenne, era stanca di lui, di chiedergli soldi per qualunque cosa, era stanca di vederlo spendere per cose inutili, era stanca della sua possessività e voleva ricominciare la sua vita da sola. Questa è l’ipotesi più realistica sul possibile movente della strage, accreditata da diverse testimonianze raccolte fra amici e parenti.











