Erbacce e rifiuti in modalità “mix” nella parte recintata, polvere e abbandono nell’altra. La novità per l’area di via Santa Margherita è che non ci sono novità. Al palo qualunque tipo di sviluppo, anche dopo la scelta di renderlo “vuoto urbano strategico”
Nel rione che soffre tra abbandono di residenti e negozianti storici e che incrocia le dita sul molto probabile crollo di affari dopo la chiusura – ormai quasi totale – del San Giovanni di Dio, uno spazio verde non c’è, manco se lo si cerca con il lumicino. Certo, ci sono chiazze di verde nel parcheggio di via Cammino Nuovo, ma ci vuole molta fantasia a definirlo parco (in attesa del tanto discusso intervento del Comune). L’unico spazio che potrebbe essere utilizzato per realizzare un “mini polmone” di piante e aiuole è quello tra via Santa Margherita e via Ospedale. Ma i progetti sono altri. E la realtà, tanto per completare il quadro, a sua volta diversa.
Cumuli di erbacce e immondezza nella porzione privata – di proprietà di varie famiglie – nell’altra, ogni morte di papa, c’è chi organizza eventi con tanto di balestra. Ma nient’altro. Nel 2010 spunta l’idea di costruire palazzi: un’altra colata di cemento, l’ennesima, a Cagliari. Al Comune c’è, ben saldo, il centrodestra del sindaco Emilio Floris. Poi arriva il centrosinistra: vittoria impensabile, il primo cittadino è Massimo Zedda. C’è chi, tra gli stampacini, sogna la possibile svolta. Meglio, il ritorno al passato, con la riproposizione di un campetto da calcetto. Ma nulla. Sull’area, negli ultimi sei anni, regna il silenzio (a livello di idee e proposte). E i rifiuti, che svolazzano un po’ ovunque.










