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Una bolletta della luce o del gas, l’affitto di casa, ma anche medicine o, più semplicemente, cibo. Riempirsi la pancia ogni giorno, avere un tetto sicuro sopra la testa e luce e acqua correnti: per molti è la normalità, per più di mille quartesi si tratta, invece, di un “lusso”. Ecco perchè la Giunta Milia ha approvato la ricarica delle tessere sanitarie per le tante famiglie che si trovano in difficoltà. I beneficiari sono gli stessi della prima tranche di aiuti, erogati mesi fa: si tratta di 603mila euro e spiccioli, da suddividere tra 450 persone che hanno presentato già la domanda. A conti fatti, visto che spesso si tratta di nuclei familiari composti da padre, madre e figlio, sono poco meno del triplo le persone che, presto, riceveranno il contributo. Le nuove misure urgenti di solidarietà alimentare e di sostegno alle famiglie che versano in uno stato di bisogno è realtà. Gli uffici delle Politiche sociali dovranno effettuare le ricariche, indispensabili per garantire un futuro un po’ sereno a tanti poveri.
“Sono 450 le richieste erogabili, ma i beneficiari sono oltre un migliaio”, spiega l’assessore comunale Marco Camboni: “Tenendo conto che le domande le fanno i capifamiglia, si può trattare anche di nuclei di due o tre persone, se non di più. Poi ci sono anche i single”, ma potrebbero essere in una percentuale sicuramente minore”. E una fetta importante dei bonus andrà sicuramente alle “madri con figli a carico”, ma non solo. Le ricariche dovrebbero essere erogate al massimo nelle prossime settimane.