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Sordi come burattini, a Cagliari il teatro che unisce voci e segni nel nome dell’inclusione

La collaborazione si inserisce all’interno di un più ampio impegno che ANMIC porta avanti per iniziative socializzanti, ricreative e culturali rivolte alle persone con disabilità

di Redazione Cagliari Online
6 Giugno 2025
in cagliari

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Sordi come burattini, a Cagliari il teatro che unisce voci e segni nel nome dell’inclusione

Alla Mediateca del Mediterraneo di Cagliari l’evento di restituzione del progetto “Sordi come Burattini”, un percorso artistico e inclusivo durato due mesi e dedicato all’incontro tra il mondo dei sordi e degli udenti attraverso il teatro di figura e la Lingua dei Segni Italiana (LIS).

L’evento ha rappresentato il momento conclusivo di un’esperienza intensa e partecipata, promossa dall’Associazione Human Arts – Le Mani dei Sarzi ODV in collaborazione con l’Istituto dei Sordi di Torino e realizzata grazie al sostegno della Fondazione di Sardegna.

La partecipazione dell’ ANMIC

 Tra i protagonisti anche un gruppo di soci di ANMIC Cagliari, partner del progetto: L’Associazione  ha aderito con entusiasmo all’iniziativa “Sordi come Burattini” riconoscendone fin da subito il valore inclusivo e culturale. L’iniziativa abbraccia pienamente i principi fondamentali che guidano l’associazione: la promozione dell’inclusione, il riconoscimento delle diversità come risorsa e la valorizzazione delle persone con disabilità attraverso percorsi partecipativi e creativi. Partecipare a questo progetto ha rappresentato un’opportunità concreta per dare voce – e segno – alle storie, ai talenti e alle competenze dei nostri associati in un contesto di piena collaborazione tra mondi spesso tenuti separati.

La collaborazione con “Sordi come Burattini” si inserisce all’interno di un più ampio impegno che ANMIC Cagliari porta avanti da anni nel promuovere iniziative socializzanti, ricreative e culturali rivolte alle persone con disabilità. L’associazione, infatti, considera l’accesso alla cultura, all’arte e alla dimensione comunitaria come strumenti fondamentali per favorire l’inclusione, contrastare l’isolamento e valorizzare le potenzialità individuali. Progetti come questo rappresentano un’occasione preziosa per rafforzare legami, stimolare la creatività e generare contesti in cui le differenze non solo convivono, ma diventano motore di crescita per tutti

Il progetto e le sue fasi:.

Sordi come Burattini è un progetto nato dalla collaborazione tra Human Arts – Le Mani dei Sarzi e l’Istituto dei Sordi di Torino, i quali fin dall’inizio hanno condiviso l’intento di creare un ponte tra il mondo del Teatro di Figura e la LIS (Lingua dei Segni Italiana). L’obiettivo è stato quello di offrire, sul territorio sardo, un’esperienza originale e inclusiva, capace di mettere in comunicazione persone sorde e udenti in un contesto accogliente, stimolante e creativo. Un’esperienza che ha saputo promuovere non solo l’integrazione e la cooperazione, ma anche una comunicazione autentica e sfaccettata, generando non semplici gruppi di lavoro bensì vere e proprie comunità in miniatura, fondate sulla comprensione reciproca, il supporto e la crescita condivisa.

Il progetto è stato reso possibile grazie ai fondi del bando “Arte, attività e beni culturali” promosso dalla Fondazione di Sardegna, che ha deciso di sostenere e valorizzare questa visione.

L’iniziativa si è articolata in quattro fasi principali:

  1. Formazione
    In questa prima fase, il gruppo classe – composto da persone sorde e udenti – ha partecipato a una serie di incontri formativi incentrati sulla Sordità e sulla LIS, sul Teatro di Figura e sui Burattini, nonché sull’Ambiente e la tutela delle minoranze linguistiche.
  2. Laboratori
    I partecipanti hanno avuto l’opportunità di acquisire competenze pratiche nella costruzione dei burattini, apprendendo tre diverse tecniche che coinvolgono il materiale di recupero (gommapiuma, plastica, vecchi indumenti). Questa fase si è rivelata cruciale per rafforzare la collaborazione, l’aiuto reciproco e lo spirito di gruppo, elementi fondamentali in vista della successiva restituzione alla comunità.
  3. Restituzioni
    In ciascun comune coinvolto si sono svolti due momenti dedicati alla restituzione, durante i quali il gruppo classe ha condiviso con la comunità quanto appreso. Ogni incontro è stato articolato in una breve presentazione delle attività svolte, in uno spettacolo che raccontava l’esperienza vissuta dai partecipanti e, infine, in un laboratorio pratico di costruzione dei burattini, in cui il gruppo classe è passato dall’essere allievo a insegnate.
  4.  Pic Nic Ambientalista
    La fase conclusiva ha preso forma in una giornata all’aria aperta, durante la quale gli amici di Alberea hanno guidato il gruppo in un percorso di sensibilizzazione ambientale. La giornata si è conclusa con la piantumazione di un albero scelto dal comune ospitante. Questo momento, dal forte valore educativo e simbolico, ha unito riflessione e convivialità, rievocando le atmosfere delle gite scolastiche: tra risate, merende, condivisione e il piacere dello stare insieme nella natura, i partecipanti hanno avuto modo di fare il punto sull’intero percorso.

Il progetto si è svolto nei comuni di Cagliari, Iglesias e Pula, coinvolgendo – tra gruppi classe e attività di restituzione – oltre 140 persone di diverse età.

Sordi come Burattini ha pienamente centrato il suo scopo: costruire una comunità più unita e consapevole, capace di valorizzare e rispettare la presenza del prossimo e abbracciare pienamente il significato più autentico della diversità.

In particolare, l’ANMIC ha partecipato con un gruppo di propri soci, coinvolti attivamente nelle varie fasi del percorso. Per loro, l’esperienza si è rivelata non solo formativa, ma anche profondamente arricchente dal punto di vista umano. Il confronto tra sordi e udenti, mediato dal teatro e dalla Lingua dei Segni, ha permesso di costruire relazioni autentiche e orizzontali, in cui ciascuno ha potuto contribuire con il proprio bagaglio di vissuti e abilità. I nostri soci hanno vissuto il progetto con grande entusiasmo e senso di appartenenza, riconoscendo in questa iniziativa uno spazio sicuro in cui esprimersi, imparare, collaborare e sentirsi parte di un progetto più grande, che parla di comunità, dignità e bellezza condivisa.

Oltre a ringraziare Human Arts – Le Mani dei Sarzi, l’Istituto dei Sordi di Torino e la Fondazione di Sardegna per aver reso possibile la realizzazione del progetto, un sentito ringraziamento va anche a tutti i partner che hanno contribuito alla sua riuscita. In particolare: Alberea S.R.L., Europe Direct Sardegna, il Comune di Iglesias (con un particolare riconoscimento all’Assessora alle Politiche Sociali, Angela Scarpa, che ha seguito il progetto fin dai suoi albori), il Comune di Cagliari, la MEM – Mediateca del Mediterraneo di Cagliari, il Comune di Pula e la Fondazione Cultura Diffusa di Pula.

Confidiamo che si possa ripetere presto un’esperienza simile e che la Sardegna possa continuare ad essere il palcoscenico di una comunità unita, coesa e sempre più consapevole.

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