Dall’incubo alla rinascita, la vita di Sonia Aresu cambia quattro anni fa. A Cuneo “per amore e per provare a lavorare nel settore dell’arte”, la oggi 37enne torna qualche giorno a Cagliari dalla sua famiglia e, all’improvviso, scopre di avere un tumore ovarico: “Uno choc totale, è conosciuto come ‘killer silenzioso’, insomma lascia poche speranze. Ho affrontato l’operazione, l’ho superata e la mia vita è ricominciata”. Ancora più bella e viva rispetto al passato: “Ho avuto la fortuna di avere tanti amici e i miei parenti che mi hanno supportato per vincere, oltre alla mia forza personale. Mi sono detta che ce la dovevo fare, e ce l’ho fatta”, racconta Sonia, che fa parte dell’associazione “Mai più sole”.
Tra la Sonia di cinque anni fa e la Sonia attuale ci sono differenze? “Sì, prima mi tiravo indietro in certe circostanze, adesso ho sempre voglia di vivere e di volermi mettere in gioco. Al Businco ho incontrato medici e infermieri paragonabili a angeli”, dice, “le mie principali conquiste post intervento sono state riuscire a giocare a calcio a cinque nel ruolo di difensora e curare una rubrica sul sito di “Mai più sole”, dal titolo “Il peso della determinazione”; attraverso il quale fornisco consigli, suggerimenti e tanta positività alle donne che si trovano a dover combattere contro il cancro e anche a chi sta vicino a loro. Molte donne, purtroppo, ancora oggi hanno difficoltà a parlare del tumore killer. Voglio, grazie al mio impegno, trasformare quello che è un silenzio in un grande e forte rumore”.










