Sogni a 45 giri: bei tempi, quando a Cagliari la musica si acquistava nei negozi storici

Il ricordo di Gianfranco Carboni di negozi storici come “La Casa del Disco” e “la Discoteca” di Memoli: quando anche acquistare la musica aveva un senso e un ritmo diverso, in una città che nel frattempo è profondamente cambiata. Allora attendere l’uscita di un long playing era davvero un evento


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I sogni venivano fuori da una piccola cabina, un giradischi suonava ciò che avevi scelto di ascoltare, oggi diremmo che era concessa una prova prima dell’acquisto. Ora lo facciamo in tanti altri modi ma allora eri costretto a provare il “sound” li nella via Roma o Dante. Da noi non arrivavano in concerto i Bruce – the Boss, i Rolling Stones, gli Zeppelin e neppure tanti artisti italiani. Tanti passavano di là ma non di qua. La Discoteca, come altri due negozi di dischi, erano il nostro eremo invidiosi di chi semplicemente con un treno o un auto andava a sentire i mitici rocker.

Avevo il salvadanaio dei dischi, quando arrivavo ad avere le lire per comprarlo era una festa, in distinti jeans entravo nel negozio ed commesso comprendeva immediatamente ci siamo: compra. Vi erano, forse esistono ancora i negozi ed i cataloghi fuori Sardegna ne ricordo uno a Bologna, arrivavano vinili che giravano nelle radio dei tempi andati alcuni dj non li avevano mai sentiti: “mi lasci qualche disco da suonare in radio” era oro difficile privarsene ma succedeva.

Aver scovato una busta, in cui non so quale long playing sia stato imbustato mi ha fatto venire il magone. Il negozio non c’è più da tempo ma i sogni sono rimasti, come allora a 33, a 45 giri ed anche a mille.

Gianfranco Carboni


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