Lotta alla ludopatia, la Regione dà il via libera alla legge anti gioco d’azzardo. Stop a qualunque apparecchio, su tutti le slot machine, se il locale si trova a meno di 500 metri da chiese, scuole, luoghi d’aggregazione e strutture residenziali e semi-residenziali. A Cagliari, già da tempo, c’è la stretta sugli orari: possibile scommettere solo dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23. Roberto De Luca, tabaccaio di piazza San Benedetto, allarga le braccia: “Vorrei averle, ho provato a chiederle ma non posso perché vicino a me ci sono ben due chiese e una scuola. Certo, è un guadagno in meno, ma preferisco non averle visto che il sindaco Zedda ha ordinato determinati orari di accensione. Se un cliente sta giocando e vincendo e io devo spegnere le macchinette rischio di litigarci”.
I clienti e gli appassionati di gioco, almeno nella sua rivendita di tabacchi, si “consolano” con i gratta e vinci: “Ma le vendite sono leggermente calate, anche se la gente gioca lo stesso. Certo”, osserva ancora De Luca, “senza le slot c’è un guadagno in meno, che può aiutare anche per via della crisi che sta vivendo il commercio”.










