Tutti contro contro il reintegro di Equitalia nella cittadina sestese: Fabiola Cardia e Anna Paola Nioi consigliere comunali portavoce del M5S di Sestu non ci stanno sulla decisione della maggioranza Comunale di reintrodurre come agenzia di riscossione coattiva Equitalia, nonostante il loro voto contrario: «A Sestu – affermano le consigliere – opera un movimento di artigiani e commercianti con cui siamo in contatto e che ha dato battaglia anche a livello nazionale alla succitata agenzia. Sicuramente non staremo passivamente a guardare e nei prossimi giorni avvieremo tutte le azioni necessarie per impedire questo suicidio annunciato. Dopo tre anni di assenza il Comune di Sestu decide di affidare nuovamente il servizio di riscossione coattiva dei tributi a Equitalia. Durante un infuocata seduta del consiglio comunale, la Giunta guidata dal sindaco Paola Secci (Riformatori Sardi), in barba al diffuso dissenso sull’operato vessatorio e indiscriminato della società e nonostante le barricate delle consigliere di opposizione del M5S Maria Fabiola Cardia e Anna Paola Nioi, ne ha votato il ritorno. La Giunta del ” Punto e a capo “, del ” Il cittadino al centro “, torna al passato, regalando, in questo periodo di crisi e difficoltà, un’inaspettata doccia fredda a cittadini e imprese».
IL PARERE DELL’ASSESSORE. «Sestu ha approvato l’atto di indirizzo per il recupero, attraverso l’obbligatoria attività di riscossione coattiva, di circa 860.000 euro per vecchi tributi – fa sapere Andrea Pisu, assessore al Bilancio e Tributi – ICI e IMU 2004/2009 e TARSU 2006-20012 a fronte di un incasso 2015 complessivo di circa 50.000 euro per le stesse annualità. Gli uffici hanno, nel tempo, attuato le procedure finalizzate all’incasso di questi tributi. L’ultima fase: la riscossione coattiva, non può essere esercitata in proprio. Per riscuotere questi i vecchi tributi ci si deve avvalere di soggetti esterni. Soltanto l’Agente Nazionale di Riscossione può concedere la ripartizione del pagamento fino a 120 rate mensili in base alla situazione di difficoltà. In alternativa si potrebbe affidare la riscossione coattiva a un “concessionario minore” che, però, non può interrompere l’azione contro il debitore senza incorrere nel rischio di prescrizione. Inoltre la ripartizione dell’aggio tra Ente e contribuente è ammissibile soltanto nel caso di riscossione coattiva effettuata dal servizio nazionale. Abbiamo fatto al scelta che più garantisce equità di trattamento tra i cittadini che pagano ed opportune sensibilità in ordine allo stato di difficoltà economiche del debitore di lunga data Vogliamo garantire il massimo livello di equità tra contribuenti basandoci sul diritto di ogni cittadino di pagare il “giusto”. Soltanto lo Stato è sufficientemente attrezzato per tenere conto delle difficoltà economiche dei debitori di vecchia data». (Alessandro Congia Castedduonline.it)












