Non solo profili falsi e denigratori con il logo del Comune, il caso più eclatante è quello di Tik Tok, bensì pagine dove gli amministratori locali sono bannati ed esclusi dal commentare su questioni esposte e di interesse pubblico. “Crediamo che il confronto pubblico debba avvenire alla luce del sole, con rispetto e verità. Negli ultimi giorni abbiamo assistito – e in parte subito – un clima sempre più tossico, fatto di attacchi personali, insinuazioni e profili anonimi o falsi che alimentano polemiche senza alcuna volontà di costruire” spiega FdI Sestu.
“Il nostro intento non è mai stato quello di creare scontro, ma di porre l’attenzione su ciò che viene fatto in nome del “bene comune”. Perché la partecipazione civica è un diritto, ma anche un dovere.
Abbiamo scelto di scrivere perché, in alcuni gruppi amministrati da nostri concittadini, non sempre è consentito replicare: mentre vengono accettati commenti da parte di profili anonimi, altri utenti vengono bannati. Una scelta che, a nostro avviso, dimostra quanto sia difficile – per alcuni – accettare opinioni diverse dalle proprie”.
Difendere il diritto di parola, insomma, denunciare i toni intimidatori e riportare il confronto su un piano di rispetto reciproco è “oggi più che mai necessario”.
Emerge dunque la volontà di rimettere al centro “la sostanza, non il fumo. In una comunità, specialmente quando si parla di amministrazione e vita pubblica, il confronto è fondamentale. Ma deve essere un confronto vero, fatto di idee, non di attacchi personali o insinuazioni codarde dietro a profili falsi.
Tutti noi abbiamo la responsabilità di contribuire a un clima di rispetto e dialogo, anche – e soprattutto – quando le opinioni sono diverse. Altrimenti perdiamo tutti: in fiducia, in partecipazione, in democrazia”.












