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Hanno perso tutto nel rogo che ha distrutto la loro casa la notte del primo novembre. Sono impressionanti le immagini di quel che resta dell’abitazione della famiglia Atzori in vico Regina Elena a Serramanna. Niente è stato risparmiato dalle fiamme: mobili, vestiti, elettrodomestici sono oramai solo un cumulo di macerie da buttare via. La struttura della casa ha subito danni irreparabili. Anche il tetto è andato a fuoco ed è crollato lasciando una intera famiglia nella disperazione più totale.
Da due settimane alloggiano presso un B&B pagato dal Comune, una soluzione provvisoria in attesa di una sistemazione certa e più confortevole. Tutta la comunità cerca di dare il suo contributo donando loro vestiario e viveri di prima necessità. Il Comune sinora ha proposto alla famiglia Atzori di prendere in affitto un appartamento e di pagare i primi mesi. “Riteniamo però impraticabile – spiegano i consiglieri di Progetto Serramanna – la proposta avanzata da parte dell’Amministrazione Comunale di poter anticipare per 6 mensilità i costi dell’affitto, pari a 1.800 euro, poiché al termine di questi non riuscirebbero in nessun modo, visto il loro basso reddito, a rispettare le scadenze”.
Per questo motivo è stata presentata una mozione per emergenza abitativa/assegnazione provvisoria in regime di riserva per poter usufruire di uno dei quattro appartamenti popolari liberi in paese che, in caso di emergenza abitativa, possono essere concessi in via eccezionale come prevedono le norme attuali. “La mia famiglia è disperata, non riuscirebbe a pagare mai l’affitto – spiega la figlia maggiore Marcella Atzori – e la soluzione migliore sarebbe una casa popolare. Mio padre non ha nemmeno una occupazione, lavora solo occasionalmente. Se qualche impresa avesse bisogno di personale e lo volesse assumere ne saremmo infinitamente grati”.