Sergio Atzeni, riunite le forze politiche per mantenere l’autonomia della scuola. ” L’amministrazione comunale non intende in nessuno modo perdere la valenza sociale creata dall’autonomia scolastica dell’istituto Sergio Atzeni, un istituto che ha i requisiti per continuare ad essere autonomo.” Così esordisce il presidente del consiglio comunale Efisio Demuru, PD fissando -per il 3 Marzo- una sessione straordinaria del consiglio che discuterà le interrogazioni, il dimensionamento e l’autonomia dell’Istituto. Carla Melis, assessore alla pubblica istruzione, – esponente SEL- spiega:”Con questo consiglio cercheremo di creare un ordine del giorno che dia forza alla nostra richiesta di autonomia, che ci consenta di confrontarci con la Regione sul dimensionamento e sulla decisione di accorparci al Bacaredda. In Provincia si era votato per l’autonimia ma la delibera della Regione è stato un fulmine a ciel sereno e non intendiamo areenderci.”
“L’Istituto Sergio Atzeni che sorge un via Trexenta conta più di 400 iscritti -ricorda l’assessore- e ha tutte le carte in regola per l’autonomia.” Zaccheddu e Pinna, PD, che hanno suscitato l’azione, con l’interrogazione presentata, chiedono che vengano rivisti i criteri per l’istituto in questione. Zaccheddu capogruppo PD ricorda:” i dati parlano chiaro, l’istituto ha i parametri per non essere accorpato.” A farsi sentire, anche Veronica Pinna:’Abbiamo chiesto una convocazione del consiglio per poter elaborare un ordine del giorno e presentarlo all’attenzione dell’assessore Firinu e alla seconda commissione del consiglio regionale che si sta occupando delle numerose lamentele giunte a seguito della delibera per l’accorpamento con il Bacaredda. Probabilmente parteciperanno al consiglio anche i docenti e i ragazzi dell’istituto Sergio Atzeni e avremo a disposizione un documento redato dal dirigente dell’istituto che mette nero su bianco i numeri dell’istituto. Tutto il consiglio si sta mobilitando per presentare anche altre eventuali alternative e proposte volte a mantenere l’autonomia scolastica poiché riteniamo questo accorpamento “asettico”.











