«Chi può, mi aiuti. La roulotte dove abito da 5 anni è ormai inutilizzabile dopo gli ultimi acquazzoni, sto dormendo dentro un gazebo all’aperto, mi fanno compagnia i miei gatti e i cagnolini, ma non ho perso la mia voglia di vivere con umiltà e grazie al buon cuore di tanti cagliaritani».
GLI ALBORI. Quella di Sergio Carboni, 57 anni, originario di Sadali, è l’ennesima storia che ti lascia un nodo in gola, quelle vicende strappalacrime che non si capisce come mai non hanno un epilogo positivo, se non dopo anni di stenti e di solitudine. All’età di 16 anni, lascia la famiglia e va all’estero per inseguire il suo sogno: lavorare nel circo, ci riesce, tanti anni di gioventù trascorsa in giro per il mondo, l’artista circense sardo partecipa a numerose trasmissioni televisive, anche a Mediaset, dopo 25 anni di traguardi personali però, decide di tornare nella sua terra natia, in Sardegna, dove gli crolla il mondo addosso: l’azienda di famiglia lentamente subisce gli anni di crisi, cala il sipario, si spengono le luci di una carriera brillante e una conduzione di vita serena e forse anche un pò agiata.
LA DISPERAZIONE. Oggi abita a Marina Piccola, (accanto ai parcheggi dello sterrato), con quella sua dignità che lo contraddistingue da sempre, dentro una vecchia e sgangherata roulotte, assieme a lui tanti micetti, gatti adulti e i suoi adorati cagnolini che accudisce ogni giorno con amorevole cura. Ma chiede aiuto, non riesce a vivere così ancora a lungo, lancia un ulteriore appello: “Fatemi lavorare in qualche spettacolo di beneficienza, anche gratis, saprò dimostrare quello che so fare per far divertire tra acrobazie e giochi da circo adulti e piccini e se potete, datemi una mano per un piccolo camper, almeno quello, dove attualmente abito è una situazione da terzo mondo. Ringrazio anche con il cuore in mano la Caritas, signora Gina, i tanti amici del mercato civico di Sant’Elia, gli assistenti sociali del Comune di Cagliari. Questo è il mio numero, 393/3650601 chi vuole aiutarmi in qualche modo, può farlo”.
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