Sommersa dalla solidarietà di oltre mille persone, la donna ha divulgato un messaggio al fine di ringraziare chi, in pochi mesi, ha contribuito a quella che, inizialmente, sembrava una missione impossibile. La sua casa messa all’asta per debiti non suoi, la disperazione iniziale e la voglia di non perdere i sacrifici di una vita, per lei, per il suo bambino: grazie a una rete di contatti, la donna, che ha sempre chiesto di mantenere l’anonimato anche per rispettare la privacy del suo piccolo, ha accolto l’idea di lanciare una raccolta fondi. Una richiesta disperata di aiuto, dettata dal dolore causato da una separazione coniugale complicata. Lei lavora, ma impossibile racimolare in poco tempo 30 mila euro per bloccare l’asta: il resto del debito da estinguere, non suo, potrà essere dilazionato, ma non la tranche iniziale. E nessuno è disposto a concedere un prestito a chi ha una pendenza, anche se non diretta, ma subordinata alla cointestazione dell’immobile con il debitore. Riacquistare la propria casa, insomma, pagarla nuovamente, questo è ciò che deve fare. E così sarà, perché la donna non aveva fatto i conti con la generosità di tanti che, anche solo con 5 euro, hanno aiutato la sfortunata e oggi, al 90% della raccolta, può tirate un sospiro di sollievo. “Grazie” dice commossa a Casteddu Online. Una parola che racchiude tanto, dettata da quel sentimento che l’ha abbracciata e riscaldata in tutti questi mesi, che le ha dato la forza di andare avanti e non farsi sopraffare dalle avversità che la vita le ha messo innanzi. A suo sostegno tante iniziative, pubbliche e private, anche il sindaco Gigi Puddu di recente aveva espresso il suo contributo per divulgare l’iniziativa: “In prossimità delle feste natalizie condivido ancora una volta questo appello che ha l’obiettivo di salvare la casa di una madre e suo figlio.
In questi mesi è stato fatto tantissimo, manca pochissimo a raggiungere il traguardo.
Grazie a tutti https://www.gofundme.com/f/aiutiamo-una-madre-e-suo-figlio-a-non-perdere-la-loro-casa?lang=it_IT&utm_campaign=fp_sharesheet&utm_medium=customer&utm_source=copy_link“.
Non solo: ieri anche il parroco Giacomo Faedda si è espresso in merito alla vicenda: “Vorrei sensibilizzare tutti i miei contatti facebook su questa situazione della quale sono a conoscenza e che merita attenzione, considerazione, condivisione e possibilmente solidarietà nel contribuire. Aprendo l’articolo si può conoscere un po’ meglio la “storia” e ricavare i dati per poter sostenere anche con un piccolo aiuto. Ogni piccola goccia può essere determinante https://www.castedduonline.it/23-mila-euro-per-non-perdere-la-casa-miracolo-di-natale-a-settimo-san-pietro/?fbclid=IwY2xjawHnCBhleHRuA2FlbQIxMQABHSrMrXJR44Z8GVepFYojGCb5pRamVFSfVbdnB7ZOplqOmsY4pK6T5Kn4Ug_aem_AiAuF7-ZYFPYs3ArM32mUA“. Insomma, una gara di solidarietà che ha dimostrato che, con il gioco di squadra, tutto è possibile.











