Ci sono i poveri che rientrano nella lista dei beneficiari del reddito di cittadinanza, quelli che invece chiedono i buoni spesa al Comune (sono 250) ma anche chi, invece, va a bussare ai portoni delle chiese. Un aiuto per poter mettere qualcosa di solido sulla tavola, o per pagare una bolletta che sta per scadere: sono tanti gli sos ai quali, i sacerdoti, provano a far fronte a Selargius. Non senza difficoltà, ovviamente, aiutati da tanti volontari. E allora, il Comune ha deciso di aprire il portafoglio e di destinare diecimila euro alle cinque parrocchie cittadine: duemila euro a testa per quella della Beata Vergine Assunta nella piazza omonima, la parrocchia di San Salvatore in piazza Don Orione, quella di san Giovanni Bosco, la chiesa dello Spirito Santo a Su Planu in via de’ Medici e a San Tarcisio, in via Gallura. Tutti soldi messi a correre grazie al Plus 21 e che fanno parte del progetto della “concessione di contributi economici a favore delle parrocchie cittadine per l’attività di sostegno a favore di persone e famiglie in stato di bisogno”.
I contributi, dopo l’ok della Giunta comunale, verranno liquidati nelle prossime settimane.










