È il semaforo della discordia e, soprattutto, della rabbia, quello installato tra via del Lavoro e la Ss 554 a Selargius. Ogni giorno si creano infinite code di automobili, tutte in attesa di poter superare rapidamente l’incrocio. Ma il verde, stando alla denuncia di chi ha un’attività commerciale nei paraggi, dura pochissimo. Gli imprenditori, guidati da Rodolfo Monaco, hanno aperto una raccolta firme: “Ne abbiamo raccolte già 1500. Quindi sono 250 ditte, siamo lavoro a trecento persone e, anziché essere visti come una possibilità di sviluppo economico per la città, siamo penalizzati dal semaforo. La mattina presto e la sera si creano anche tre chilometri di fila, tutto perché il semaforo ha tempi ristrettissimi”, denuncia Monaco. Negli anni, tanti sarebbero stati i tentativi di fare cambiare la situazione, con numerose segnalazioni al Comune. Ma niente è cambiato.
“Qui ogni giorno si formano file di auto in attesa che scatti il verde. Dopo le lettere di lamentele con tanto di comunicati sui social e sui periodici locali, i titolari dell’attività dell’area industriale continuano la raccolta firme con una petizione online lanciata nella piattaforma change.org nella zona industriale di Selargius non sono aumentate le imprese ma i disagi”. Questa è la premessa contenuta nella petizione “che già conta oltre 1500 firme virtuali e alcune centinaia da quelle fisiche con la raccolta firme nei tavolini nel mercatino settimanale. Gran parte del traffico di Settimo San Pietro, Sinnai e Maracalagonis carica sul semaforo di via del lavoro di Selargius per raggiungere la viale Marconi, un incrocio che da decenni viene gestito con un semaforo a tre tempi e con una sola corsia per parte, nell’innesto sulla 554. Il disagio per le imprese, ovviamente, riguarda il tempo di permanenza dei dipendenti nel traffico costretti quotidianamente ad affrontare lunghe fila nell’attesa del verde, da qui la richiesta virtualmente indirizzata all’Anas ed al comune, di passaggio dai 3 tempi attuali ai quattro nell’impianto semaforico incriminato, consentendo nell’immediato un alleviamento del traffico a ridosso della nostra zona industriale”. Fra le ipotesi avanzate degli imprenditori della zona industriale selargina “c’è anche quella di apporre una segnaletica orizzontale, che preveda una corsia di accumulo con un allargamento minimo delle carreggiate consentendo così di snellire ulteriormente il carico sulle due direttrici minori”.









