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La polemica a pochi giorni dalle promesse d’amore che saranno scambiate dagli incatenati Davide e Fiorella nella chiesa di San Giuliano: tre i gruppi folk della città che non sono stati ammessi alla grande festa, quelli dei quartieri periferici, Su Planu, Is Corrias, Su Pezzu Mannu. Dispiacere, delusione che si trasforma in discussione da parte della minoranza. Per Omar Zaher niente impedirà di sfilare ugualmente, “noi ci saremo, io come consigliere comunale e loro miei ospiti”. Anche il consigliere Franco Camba interviene sulla questione e, pubblicamente, spiega: “L’esclusione di gruppi locali di Selargius dalla manifestazione folkloristica cittadina più importante è a dir poco discutibile. La giustificazione della Pro Loco sembra dire: escludiamo dall’elenco degli invitati allo Sposalizio i parenti stretti per invitare i parenti (o amici?) lontani.
La scelta operata dalla Pro Loco sembra contraddire il nome del sodalizio che, se le mie conoscenze del latino non mi ingannano, significa “a favore del luogo”.
Parlando di “Pro Loco” mi viene in mente un’altra locuzione, sempre latina: “Pro domo sua”. E sempre per dirla con i nostri antichi antenati romani: “Intelligenti pauca” (“a buon intenditor poche parole”)”. La speranza è, comunque, che tutto si possa risolvere prima della grande festa, per il bene della comunità, delle tradizioni e delle antiche e preziose usanze che vanno avanti nel tempo come memoria delle usanze passate in cui, con pochi ma semplici riti e senza regole e norme burocratiche da sorpassare, si pregava, si sfilava, si prometteva amore eterno davanti a tutti i concittadini in festa.