“Terna conferma la lista delle persone sottoposte a obbligo di vendita e di servitù dei propri terreni, chi non è favorevole, subirà l’esproprio”: passo in avanti per il progetto Tyrrhenian Link e a darne notizia è il comitato di cittadini che è nato contro la realizzazione della stazione elettrica. Aria di protesta nel territorio, “il Comitato chiama a raccolta tutte le persone interessate dalle servitù e dagli espropri, che sono incerte o non vogliono vendere, tutte le persone che amano la Sardegna e vogliono bloccare i progetti di chi la vuole devastare. Sardi, non accettiamo per l’ennesima volta un imposizione che sarà la svendita e la distruzione del nostro territorio” espone il comitato. Indetta una assemblea per martedì 3 alle ore 18 presso il Parco Si’e Boi nella sala polivalente. “Potremo scambiarci informazioni, confrontarci e decidere come proseguire la lotta contro chi ci vuole depredare della terra, dell’identità e del futuro”. La protesta: “Giustificato come irrinunciabile opera di “utilità pubblica”, da realizzare con urgenza, nasconde la grande speculazione energetica dei “parchi eolici”, oltre che fotovoltaici, che, se realizzati, devasteranno tutta quanta la Sardegna”, questo sostiene il comitato che è pronto per proseguire la battaglia.
“Il presidio nasce dall’esigenza di difendere in prima persona l’agro dove viviamo e lavoriamo, perché nessun altro lo farà per noi.
Perché amare la Sardegna significa difenderla da chi la vuole sfruttare e distruggere.
Non ci sono contentini che tengano, né vane promesse di moratorie che non arriveranno.
Lo Stato e la Regione sono i primi responsabili.
Il nostro è un no secco e deciso a tutti i progetti.
Noi stiamo qui e resisteremo.
Il presidio servirà anche a tutti quelli che vivono l’agro come punto d’incontro e per iniziative di intrattenimento e socialità, organizzandoci insieme per vivere in una campagna migliore e più pulita, per aiutarci nei lavori della vita quotidiana, per creare delle realtà rurali vive che possano coesistere e migliorarsi, andando oltre l’egoismo in nome di una vita migliore. E per iniziare a decidere noi quale dev’essere il destino dei luoghi in cui viviamo.
Passate al presidio di difesa dell’agro, si trova nella strada sterrata che dalla strada comunale Selargius-Ussana porta al campo di tiro di Settimo.
Vogliamo conoscere e relazionarci con realtà simili in Sardegna, e sperare che ne crescano a centinaia.
Coordiniamoci per fermare questo assalto.
Delle promesse dei politici non ne possiamo più, pretendiamo fatti e li otterremo”.










