“Ci dispiace se vi svegliamo e vi diamo fastidio, ma noi siamo qui per divertirci”. È uno dei tanti pensieri scritti, tra disegni e frasi colorate, dai bimbi della scuola primaria di inglese di via Tempio, la “Chatterbox” e affissi all’ingresso del Roxy Bar, in risposta alla polemica innescata la settimana scorsa da alcuni residenti. A disturbare, a detta degli abitanti, sono gli schiamazzi pomeridiani dei bimbi che giocano all’aria aperta. “In questi palazzi vivono anche persone gravemente ammalate e anziane, le quali hanno diritto ad un sereno riposo”, avevano scritto in un cartello all’ingresso della scuola.
Le scuse della scuola. “Ci scusiamo per il disagio ed il disturbo arrecati e ci adopereremo affinché il comportamento dei bambini sia consono alla loro età ma nel rispetto delle sacrosante regole di convivenza civile, sottolineando che nel momento a cui si fa riferimento gli scolari sono sotto la responsabilità unica e totale dei propri genitori”. E poi le scuse in prima persona dei bimbi: “scusate signori se facciamo molto chiasso, ci dispiace”. Ma c’è anche chi scrive “siete molti severi”, e “rompiscatole”.











