L’ha visto esalare gli ultimi respiri accanto a quella pesantissima cabina dell’autoarticolato utilizzato per trasportare nel loro paese natale, la Bulgaria, le automobili acquistate a Cagliari e hinterland. Svetoslav Hristozov, 42 anni, era il fratello e anche il socio di Ivan, l’operaio trentottenne morto ieri in una officina di viale Elmas, a Cagliari. È lui Ada aver lanciato l’allarme subito dopo aver liberato, con l’aiuto di un autista, il fratello dalla bisarca che stava riparando. Una tragedia sul lavoro, l’ennesima vittima in Sardegna in una domenica mattina che, per i due fratelli, sarebbe dovuta essere all’insegna della routine. La loro società di importazioni e esportazioni di auto era una realtà solida. I soccorritori del 118 hanno fatto tutto il possibile per salvare la vita a Ivan, ma alla fine si sono dovuti arrendere. Sul posto anche vigili del fuoco, due volanti della questura, gli uomini dello Spresal e il medico legale.
È lui, su ordine del sostituto procuratore Marco Cocco, ad aver effettuato una verifica sul corpo del trentottenne. Fatale un trauma cranico e uno toracico. Il mezzo è stato sequestrato e sarà periziato, intanto c’è una famiglia e dei parenti distrutti dal dolore: Ivan Hristozov lascia, infatti, la moglie e due figli.








