Dopo oltre tre anni di processo si è chiusa la vicenda della guerra interna al reparto di Anatomia patologica del Policlinico universitario. Un anno di reclusione per l’ex direttore d el reparto, Giuseppe Santa Cruz, sei mesi ai medici Davide Matta, Stefano Angius e il tecnico Antioco Angelo Casula, ma anche l’assoluzione della figlia dell’ex dirigente, Rosa Santa Cruz, sono le decisioni dei giudici della prima sezione penale del Tribunale che ha accolto in buona parte le accuse dei pm Gaetano Porcu e Daniele Caria.
Cruz era imputato con l’accusa di rifiuto di atti d’ufficio, interruzione di pubblico servizio, abuso d’ufficio e violazione di domicilio, ma su alcune contestazioni sarebbe arrivata la prescrizione e da altre sarebbe stato assolto. Da qui la condanna ad un anno contro i tre chiesti dai pubblici ministeri. Il docente, secondo l’accusa, avrebbe costretto i chirurghi ad andare in un altro ospedale per l’analisi dei pezzi anatomici, calunniato i dirigenti del Policlinico universitario di Monserrato, fatto irruzione in un laboratorio con una telecamera e fatto assumere la figlia. Matta e Angius, invece, sempre secondo le ipotesi dei magistrati inquirenti, si sarebbero introdotti clandestinamente nel laboratorio di Tossicologia forense per effettuare con una telecamera delle riprese.










