Una morte tragica, in un letto del reparto di Rianimazione del Brotzu. Se n’è andata così, a 80 anni, Giovanna Caput, la mamma della Virtus basket femminile di Cagliari, fondata nel 1963. Ufficiale di campo, poi la scalata sino a diventare presidentessa della squadra. Amava il basket, la Caput, e l’insegnamento: per anni ha insegnato italiano, storia e geografia alle scuole medie di Iglesias. Il suo decesso, purtroppo, non è stato naturale: venerdì scorso è scivolata sulla scalinata delle Poste di piazza del Carmine. Con lei c’era un’amica, rimasta fortunatamente illesa. La parente più vicina di Giovanna Caput, che non era sposata e non aveva figli, è la nipote Emiliana Sestu: “Ha battuto la testa sui gradini e non si è più ripresa. L’amica che era presente ha detto che, quando i soccorritori del 118 l’hanno messa sul lettino, non era legata ed è caduta un’altra volta. Stiamo aspettando l’autorizzazione del magistrato per il funerale e il seppellimento, il nulla osta non è ancora arrivato. Poi, valuteremo se rivolgerci ad un avvocato”. Potrebbe arrivare domani, o potrebbe essere disposta l’autopsia. Nell’attesa, ci sono le lacrime del mondo della palla a spicchi.
Beppe Muscas conosceva molto bene Giovanna Caput: “Piango una figura storica del basket sardo che non c’è più, è sempre stata una dirigente attiva e ha presenziato a tutti gli allenamenti e partite”. Pierpaolo Restivo non ha più lacrime: “Ci eravamo sentiti l’ultima volta un mesetto fa, non mancavano mai i suoi auguri a tutte le feste comandate. È stata la mamma di tantissime atlete, ha dato sempre l’anima per far arrivare la Virtus ai massimi livelli”. Choc anche per Marco Benucci, che ha calcato tanti parquet e che oggi è il capogruppo dei Progressisti al Comune: “In una giornata di pioggia, apprendo della scomparsa di signora Giovanna. Un altro pilastro della Virtus che purtroppo da oggi non ci sarà più. Di lei conserverò sempre un bellissimo ricordo. Mi ricorderò sempre quando ti chiamavo ‘presidenta’ e quando insieme a Gianni Giordano e Mario Renzo Vascellari ridevamo nelle stanze della Virtus. Che la terra ti sia lieve Giovanna, mancherai a tutti noi e al mondo della palla a spicchi femminile”.
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