Arriva all’aeroporto di Elmas con trentamila euro in contanti e viene fermato dalle Fiamme Gialle. E dagli accertamenti si scopre che la somma gli era stata versata dal titolare dell’attività commerciale di cui è dipendente, per l’acquisto di merce in Sardegna. Ma le nuove regole sono chiarissime, è vietato il trasferimento di somme superiori a tremila euro, dunque scatta una maxi multa: si tratterà di una sanzione amministrativa fino ad un massimo di 50mila euro per entrambi, titolare e diependente.
Infatti, la disposizione normativa, finalizzata alla prevenzione ed al contrasto dell’uso del sistema economico e finanziario a scopo di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, prevede il divieto di trasferimento di denaro contante, su territorio nazionale, per somme pari o superiori a 3.000 euro, anche quando e’ effettuato con piu’ pagamenti, inferiori alla soglia, che appaiono artificiosamente frazionati; gli stessi possono essere movimentati solo attraverso intermediari abilitati, quali banche, poste ed istituti di moneta elettronica tramite assegno con clausola di non trasferibilita’.
Nel caso in cui venga portato al seguito denaro contante verso l’estero o dall’estero verso l’Italia, il limite imposto e’ 9.999 euro. per somme cash pari o superiori a 10.000 euro e’ prevista preventivamente una dichiarazione della somma all’agenzia delle dogane. l’inosservanza di tali prescrizioni comporta il sequestro di una percentuale della somma eccedente quella ammessa ed una sanzione amministrativa: per eccedenze entro i 10.000 euro rispetto al consentito, e’ previsto un sequestro del 30% ed una sanzione dal 10% al 30%, entrambe commisurate al surplus non ammesso; per eccedenze oltre i 10.000 euro, la percentuale di sequestro sale al 50% e la sanzione ricompresa tra il 30% ed il 50%.