Navi soppresse o, in alcuni casi, con le date di partenza modificate. All’ultimo, o quasi. E tanti emigrati sardi in Toscana che rischiano di vedersi bruciate in pieno le vacanze estive nell’Isola dove sono nati o che ha dato i natali ai loro parenti più stretti. A denunciare il caso è Enea Mulas, presidente del circolo dei sardi “Narada” di Prato, che conta circa 600 iscritti. Il suo telefono, da qualche giorno, è bollente: “Sardinia Ferries ha soppresso alcune navi che partono da Livorno e arrivano a Golfo Aranci, almeno sette. Le date? Niente navi il 28 luglio, il 31 luglio, il 7, il 14, il 21 e il ventotto agosto, tutti giorni tipici del pieno esodo di massa verso la Sardegna o del rientro in Toscana. Molti soci, almeno settanta negli ultimi due giorni, me l’hanno segnalato. È un problema, ovviamente, che riguarda anche toscani doc che hanno deciso di fare la vacanza in Sardegna anche grazie alle nostre azioni promozionali”, racconta Mulas.
“Il call center della compagnia di navigazione esiste, ma non risponde nessuno. Chi ha fatto i biglietti ha speso tra i duecento e gli ottocento euro, gli è stato detto o di posticipare o anticipare la partenza. Una follia”, tuona Mulas, originario di Nurri ma trapiantato in Toscana da tanti anni: “C’è chi ha già prenotato alberghi o case, non può disdire all’ultimo senza rischiare concretamente di perdere i soldi che ha già anticipato prenotando quattro o cinque mesi fa”.









