Sardegna, mega attacco hacker alla Regione: sul dark web migliaia di dati personali dei dipendenti

I pirati informatici bucano le difese del database regionale. Rubate e pubblicate informazioni sui redditi, visite mediche e numeri di cellulare


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Un mega attacco hacker al database della Regione Sardegna. I pirati informatici hanno bucato in pieno i sistemi di protezione, scaricando e divulgando nel dark web migliaia di dati sensibili di dipendenti e utenti: stati patrimoniali, situazioni legate alla salute di chi lavora o si è rivolto alla stessa Regione, curriculum vitae, numeri di cellulare. Tutto finito in quello spicchio di internet frequentato da personaggi poco raccomandabili e quasi sempre alla ricerca di guadagni illegali. È la stessa Regione ad ammetterlo con una nota pubblicata sul sito ufficiale. Eccola, di seguito.

 

 

“La Regione Autonoma della Sardegna rende noto che lo scorso 17 giugno la Regione ha ricevuto comunicazione della pubblicazione nel dark web di cartelle contenenti dati personali dei propri dipendenti e degli utenti di alcune direzioni generali. La documentazione illegittimamente divulgata potrebbe arrecare conseguenze ai diritti degli interessati coinvolti quali ad esempio l’usurpazione di identità, la perdita di controllo da parte degli interessati sui dati personali che li riguardano, l’utilizzo dei dati personali degli interessati a scopo di phishing. Ti informiamo che i contenuti delle informazioni sono disponibili sul dark web, si tratta di una rete che offre i contenuti attraverso un indirizzo nascosto che non permette di individuare facilmente il proprietario del sito, accessibile soltanto utilizzando uno strumento specifico, il browser TOR, progettato per assicurare l’anonimato sulle reti di computer. La pubblicazione appare collegata ad un attacco informatico subito da questa amministrazione ai primi di febbraio, rispetto al quale la Regione si è immediatamente attivata interessando tempestivamente le autorità competenti. Le direzioni direttamente coinvolte sono: direzione generale degli enti locali, direzione generale della Protezione civile; le stesse direzioni hanno attivato delle caselle email dedicate a cui i potenziali interessati possono rivolgersi per avere informazioni sulla natura dei dati coinvolti. Il titolare terrà aggiornati gli interessati non appena saranno disponibili maggiori dettagli”.


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