Una Pasquetta baciata dal sole nel Cagliaritano, dopo due anni di zona rossa, fa riesplodere il turismo e anche l’entusiasmo di una giornata speciale: tantissimi i turisti stranieri a Cagliari giunti a bordo di una crociera, moltissimi i cagliaritani alla Marina, nei parchi di Terramaini e Monte Claro e in tante località dell’Isola scelti per picnic e passeggiate. Sembra davvero una rinascita, anche se il virus circola ancora ma nel frattempo il governo ha tolto quasi tutte le restrizioni. Si ricomincia insomma a vivere, a respirare, seppure con tanta prudenza. Da Barumini a Domusnovas, dai bellissimi itinerari oristanesi a Maidopis, da Burcei a Costa Rey, dove le villette hanno riaperto i battenti per ospitare tanti pranzi tra amici, e dopo anni chiusi in casa ci sembra quasi un privilegio. Preso d’assalto il Poetto, soprattutto dai turisti francesi, con i chioschetti che hanno fatto affari d’oro. Toccando ferro, sembra il vero primo passo del ritorno alla normalità, alla socialità.
Prove di stagione turistica ampiamente superate: riaprono lentamente gli alberghi, lavorano a pieno ritmo i ristoranti a Cagliari con menu pasquali intorno ai 50 euro, nonostante i maxi rincari di tutte le materie prime. In molti indossano ancora le mascherine anche all’aperto, e magicamente a Pasquetta grazie ai pochi tamponi si registra il minimo di contagi degli ultimi quattro mesi, appena 327 oggi nell’Isola. Da Chia a Flumini, la bellissima giornata di sole ha invitato a uscire anche i più pigri per rispolverare le vecchie, care gite di Pasquetta. E stasera, al ritorno a casa, sarà anche il primo vero test del traffico in vista dell’estate. Nella foto, il parco di Terramaini invaso dalle famiglie nel giorno di Pasquetta.










