La Sardegna torna in zona gialla dopo due settimane di purgatorio in arancione, il Cts dà il via libera alla riapertura dei ristoranti a cena, appunto, nelle Regioni “gialle” e, in tutto questo valzer cromatico e di decisioni, restano ancora al palo i bar. Per loro, infatti, il lockdown dalle 18 in poi è confermato: possibile solo fare vendita a domicilio, impensabile per quasi tutti i titolari delle caffetterie. E allora, i baristi cagliaritani lanciano un appello al presidente della Regione, Christian Solinas: “Aiutaci tu, i contagi sono in calo e la sera, se non lavoriamo, perdiamo anche il settanta per cento dell’incasso giornaliero”. Un dialogo col Governo, in forma “urgente”, questo l’auspicio di chi vende caffè, paste e pizzette sfoglia in città. L’obbiettivo è poter tornare a incassare anche all’ora degli spritz e degli aperitivi, in una situazione “gialla” dove gli spostamenti tra Comuni sono liberi al cento per cento.
“Auspico l’intervento della Regione, può e deve fare qualcosa per noi, a partire dal presidente Solinas”, afferma Raimondo Corrias, titolare di un bar in via San Benedetto: “Siamo una realtà poco numerosa ma importante, vogliamo essere spalleggiati dalle istituzioni. Chiudere alle 18 significa perdere il quaranta per cento dell’incasso giornaliero, tanti clienti vogliono bere una birra o uno spritz dopo quell’ora. Il disagio economico è molto forte, non incasso niente per troppe ore”, conclude. Anche Massimo Molinari, barista della centralissima piazza Garibaldi, è d’accordo: “La Sardegna passa in giallo ma non cambia il metodo di lavoro. Avrò spazio fuori, spero che i clienti così non abbiano paura ma alle 18 dovrò sempre chiudere, non cambia nulla. Calo del settanta per cento, minimo”, osserva Molinari. “Spritz e aperitivi inesistenti, il calo c’è stato anche, in generale, nelle due settimane arancioni per colpa degli spostamenti tra Comuni. Sicuramente Solinas può chiedere di farci lavorare dopo le diciotto, è un divieto assurdo. Mi sento beffato, come tanti altri miei colleghi. Il presidente rappresenta la Regione, ha provato ad anticipare la riapertura col Tar, deve scendere in campo e farsi vedere con i parlamentari e con chi ci governa”.