Come noto, la Regione, con la Legge 20 del 2006 dava l’opportunità ai giovani laureati in materie umanistiche di accedere alla professione di guida “previa l’iscrizione nell’apposito registro e senza dover sostenere alcun esame” rammenta Roberto Copparoni che in questi giorni (e così da tempo) teneva un corso formativo per aspiranti guide con l’Associazione Amici di Sardegna. “Per l’iscrizione – precisa Copparoni – era necessario, oltre alla Laurea, un tirocinio formativo di 3 mesi che noi teniamo con docenti qualificati, insomma guide come me, iscritte al registro, e dopo aver effettuato 10 visite guidate in affiancamento con professionisti certificati. I diplomati – conclude la guida – avevano l’obbligo di sostenere in passato esami specifici tramite un apposito bando oramai non più organizzato”. Possibilità, queste, che solo state drasticamente sospese per tutti. Lo attesta il BURAS che in questi giorni ha pubblicato una parte della Legge finanziaria, la 23, con le disposizioni della Legge regionale 2006 sul Riordino delle professioni turistiche di accompagnamento e dei servizi. Da qui la protesta di un centinaio di guide turistiche che coadiuvavano gli operatori e le associazioni (tra esse Eidesia), nell’abilitare le future guide in possesso dei requisiti, e dunque aventi diritto.
“Si è trattato di blitz blocca-corsi non saprei quanto democratico, presentato con un emendamento alla finanziaria e fomentato da chissà quale lobby del monopolio turistico ostentando lacune normative e professionali, e che peraltro va facendosi forte di propri politici iscritti con un’arroganza senza precedenti” chiosa Copparoni, durante il sit-in.
Con lui, tante giovanissime aspiranti guide neo-laureate: “siamo rimaste basite per la fine di un sogno nel quale, dopo anni di studi, anchecon le guide che oggi ci fanno lo sgambetto, speravano di vedere realizzato”. “Ma a chi facevano paura le nuove guide turistiche?” domanda Sergio Atzeni, guida abilitata da anni: “bloccare in questa maniera quel che la Legge diceva ieri, è privare i più di un diritto acquisito. Forse solo per una questione sentimentalmente politica”. UNO SPIRAGLIO però è stato preannunciato dal Presidente del Consiglio regionale Ganau (che poco fa ha ricevuto la delegazione delle aspiranti guide). Per l’emendamento blocca-nuove guide probabilmente “si andrà incontro ad una sospensiva” ha detto Ganau nel ricevere la delegazione degli esclusi.
Non solo. Anche il consigliere regionale Piero Comandini, primo firmatario del tanto discusso emendamento, ha preannunciato già nella serata di ieri una “sospensiva dell’atto” del quale è stato il primo firmatario e che però, di fatto, è già divenuto Legge.
Insomma, un vero pasticcio tecnicamente risolvibile nelle prossime settimane. Una questione politica quindi, per una sospensiva fattibile con una sorta di emendamento all’emendamento.
Nel frattempo, mentre le numerose aspiranti guide ricevono la solidarietà anche di molti consiglieri regionali, la polemica prosegue nel web tra guide in possesso del patentino e chi, il patentino, lo stava per ottenere.













