Un problema che tutti conoscono, compresi il direttore sanitario e il primario del Pronto soccorso dell’ospedale Santissima Trinità, ma nessuno interviene. Una struttura ospedaliera trasformata in regno dei tossici, che usano il bagno della sala d’attesa come ritrovo per prepararsi e iniettarsi una dose di eroina, o consumare altre sostanze stupefacenti. Ieri tutto questo degrado è andato in onda nella principale rete nazionale grazie al servizio di Striscia La Notizia, con Cristian Cocco. Ora cambierà qualcosa?
Problema sicurezza per pazienti e medici. Fazzoletti sparsi per terra, e siringhe che spesso vengono infilate nel distributore di salviette con l’ago rivolto verso l’esterno, con il rischio per i pazienti del Pronto soccorso di pungersi. Un pericolo che si presenta anche per chi si occupa di pulire e igienizzare ogni giorno il bagno. “Qualcuno deve intervenire – denuncia una donna in fila da ore al Pronto soccorso – deve essere garantita la sicurezza almeno dentro la struttura”. “La situazione peggiora la notte – spiega un medico – Ormai questo è diventato un punto di riferimento per i tossici della zona”. Una situazione paradossale se si pensa che tutto si svolge proprio in un ospedale affollato, non una struttura abbandonata a sé stessa.
“Combattiamo con questo disagio da anni – sottolinea una guardia giurata del Pronto soccorso – L’abbiamo più segnalato e ogni giorno andiamo incontro a colluttazioni e diverbi accesi. Noi facciamo un servizio di prevenzione su tutto il Pronto soccorso, il problema è nei varchi di accesso alla struttura dove non siamo presenti. In ogni caso non siamo dei buttafuori, e spesso andiamo oltre i nostri compiti: lo dimostra il fatto che nei giorni scorsi un mio collega è stato colpito violentemente, e questo è solo uno dei tanti episodi che si verificano”.











