Maratona a oltranza in consiglio regionale per portarsi a casa la mini riforma della sanità dell’era Todde, quella che accorpa ospedali (per esempio Microcitemico e Brotzu a Cagliari), decapita tutte le Asl, le Aou e Areus per far spazio a commissari che, nelle intenzioni della presidente 5 stelle dovranno eseguire le sue indicazioni, sostituendo chi è stato più volte accusato di remare contro. Una riforma molto politica e con poca sostanza per i cittadini, che vedranno i dipartimenti promessi da Bartolazzi ma rischiano di non vedere comunque la fine di liste d’attesa e viaggi della speranza. Peraltro, secondo il centrodestra il commissariamento si rivelerà non legittimo perché, spiegano, lo spoil system non è ammesso in sanità. Dunque nuovi ricorsi, altre risorse e di nuovo una possibile perdita di tempo, dopo l’anno abbondante passato esclusivamente a incartarsi sulle energie rinnovabili.
Centrodestra che, dopo aver urlato allo scandalo confortato anche dal malumore dei medici e dalla contrarietà della Cgil, ha ceduto rapidamente alla resa, anche perché la finanziaria dovrà comunque prima o poi essere approvata, altrimenti pure per quello rischia di saltare il banco. E quindi, weekend e finanziaria con poste bipartisan salvaconsensi hanno avuto la meglio su battaglie di principio e di merito.
Tutto come previsto, abbiamo scritto qualche giorno: va esattamente così.











